La Corte Suprema di Cassazione ha messo la parola fine: dopo 10 anni di carte bollate e di battaglie in tribunale la società immobiliare della via Gramsci è stata condannata. Dovrà bonificare l’area verde di via Donatori del Sangue, cederla al Comune oltre a pagare le spese legali.
Si chiude così una vicenda giudiziaria nata circa 10 anni fa. Il Fallimento “Della Via Gramsci“, rappresentato dall’avvocato Umberto Grella, dovrà bonificare via Donatori del Sangue. Un intervento il cui valore è stato stimato in un milione 151mila euro. Il Comune si è impegnato per ottenere il rispetto di un impegno preso nel 2006 dall’operatore che realizzò un insediamento residenziale in via Donatori del Sangue. Era prevista la realizzazione di opere di urbanizzazione e la bonifica dell’area verde standard, una ex cava ritombata, che sarebbe dovuta diventare un parco pubblico. Ma l’intervento non è stato eseguito e a quel punto il Comune ha deciso di intraprendere il percorso legale. Già una sentenza del Tar aveva dato ragione al Comune; poi la conferma in Consiglio di Stato. A quel punto la controparte ha fatto ricorso, ma la Cassazione lo ha rigettato. Il Fallimento “Della Via Gramsci“ dovrà così bonificare l’area e poi cederla al Comune. Per quanto riguarda le opere di urbanizzazione (l’area parcheggio) il Comune ha già escusso la fideiussione di 160mila euro e provvederà direttamente al progetto una volta certificato il termine della bonifica e acquisite le aree. "La determinazione e la qualità dell’azione del Comune sono state fondamentali", ha commentato l’assessore all’Urbanistica Carlo Sormani.
B.Api