MARCO GALVANI
Cronaca

Vero Volley trasloca a Milano, sui social la rabbia dei tifosi: traditi

Il Consorziosposta la squadra femminile a Milano, rivolta sui social: abbiamo gioito e urlato a squarciagola “Forza Monza“, questo è un tradimento

I tifosi monzesi del Vero Volley femminile

MONZA

Marco Galvani

Era il sogno di gloria. Era il simbolo di una rivincita sul calcio e sulla Formula Uno. Era una favola che tutti s’immaginavano a lieto fine. E non soltanto perché il volley gestirà il palazzetto dello sport fino al 2037. Soprattutto perché Monza era diventata la città del volley. Con tanto di monumento celebrativo in mezzo alla rotonda che accompagna i tifosi all’Arena. Accompagnava. Perché non l’hanno digerita, i tifosi, la decisione del Consorzio Vero Volley di lasciare la città con la prima squadra femminile di Serie A1 per andare a Milano. Certo, per questa stagione - che proprio questa sera comincia con la prima partita a Monza - saranno soltanto un paio le “trasferte“ milanesi, ma solo perché all’ombra della Maddonina non ci sono palazzetti a sufficienza. Ma "fosse anche solo una partita a Milano (in questa stagione) è scorretto dirlo ora. Vorrà dire che ce la rimborseranno", sbotta un appassionato.

Sui social è un coro di proteste: "Che tempismo. Come riuscire a svuotare il palazzetto nell’anno in cui la prima squadra femminile non è mai stata così forte". I tifosi sono sul piede di guerra. E c’è pure chi chiede di "rimuovere immediatamente il monumento dedicato alla città del volley (a questo punto senza senso oltre che ingannevole come la campagna abbonamenti)". Lo vivono come un tradimento. "È una cosa vergognosa! Zero rispetto per noi tifosi e abbonati!". "E noi genitori che investiamo nei nostri figli iscritti al mini volley poi al giovanile sperando di vederli crescere e brillare nell’Arena di Monza... ci state distruggendo anni di speranza e sogni di intere generazioni", l’amarezza delle famiglie delle nuove leve della pallavolo. Tra settore giovanile e minivolley sono 850 gli atleti del Consorzio. "Sono abbonato da quando la squadra era in A2. Ho gioito e tifato per la squadra, urlato “Forza Monza“ a squarciagola. Questo è un vero tradimento", urla Davide. Ma "la pallavolo non può essere confinata come disciplina a città considerate “piccoline”". Le parole della presidente Alessandra Marzari - peraltro premiata nel 2016 con il Giovannino d’Oro - feriscono nell’orgoglio i monzesi: "Conegliano ha 35.000 abitanti, ma ha vinto tutto quello che c’era da vincere", ricorda Ulisse. È "tutto semplicemente ridicolo".