
Case e negozi allagati. Strade che diventano torrenti di acqua e grandine. Alberi sradicati dal vento che si abbattono su tetti e strade. Muri che crollano e coltivazioni danneggiate. La Brianza conta i danni del violento nubifragio che si è abbattuto ieri mattina in particolare tra Meda, Seregno e il Vimercatese. Fortemente colpito il centro di Seregno con cantine, negozi e abitazioni al piano terra inondanti. Anche le scale del sottopasso ferroviario sono state sepolte dai chicchi di grandine. Una decina i veicoli rimasti bloccati in mezzo all’acqua: traffico in tilt in via allo Stadio, rimasta chiusa a lungo, ma anche in via Magenta. Il maltempo ha messo in crisi anche la rete elettrica: le cabine interrate si sono allegate, provocando una serie di blackout. In centro la situazione è tornata alla normalità appena il temporale è finito, mentre le squadre di RetiPiù hanno lavorato fino a sera per ripristinare l’energia elettrica nelle zone San Carlo, via San Giuseppe e via Trabattoni.
Super lavoro per le squadre di vigili del fuoco e della protezione civile comunque in tutta la provincia, dove in 12 ore sono caduti 51 millimetri di pioggia (45 gli interventi effettuati nella sola mattinata a causa del maltempo). A Ornago pioggia e vento hanno abbattuto il muro di recinzione del campo da calcio della Nino Ronco, all’oratorio, danneddiando le auto parcheggiate lungo via Roma, senza provocare feriti: "Mai visto niente del genere – raccontano gli abitanti della zona –, sembrava l’inferno, è diventato tutto nero e pochi istanti sono bastati per seminare distruzione". Il pensiero corre agli alluvionati dell’Emilia Romagna: "Vengono i brividi a mettersi nei loro panni". La prima ipotesi è che sotto la furia del maltempo le reti che impediscono ai palloni di valicare i confini della struttura montate proprio sulla cinta abbiamo esercitato una pressione tale sulle mattonelle da farle cedere all’improvviso. Ma solo verifiche tecniche già in programma nei prossimi giorni spiegheranno la causa del crollo. Poco più avanti, un secondo miracolo, un grosso cedro del Libano, del diametro di 2 metri e mezzo, ha sfiorato una villetta. Terrore, ma anche qui nessun ferito.
A Bellusco un albero ha distrutto il tetto della scuola materna. Guai anche per l’agricoltura. Tetti scoperchiati e coltivazioni semi-rovinate: i tecnici della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza stanno raccogliendo le segnalazioni dopo la tempesta. Le cascine più colpite a Roncello, dove chicchi di grandine hanno fatto strage nei campi. A Seveso si registrano alcune cantine allagate. A Varedo, invece, caduta alberi anche a due passi dal municipio nei pressi villa Bagatti Valsecchi. Stessa conseguenza a Nova Milanese, dove gli alberi sono crollati a terra anche su strade importanti come la Monza-Saronno. Segnalate piante cadute anche in via De Gasperi. Numerosi gli interventi per allagamenti anche nella zona di Carate, Desio, Arcore e Villasanta. In serata il maltempo ha portato una violenta grandinata anche a Monza, facendo cadere una grondaia dall’Arengario.