Ventisette ettari da riforestare In città scocca la rivoluzione verde

Per la prima volta nel Pgt entrano gli interventi della Rete ecologica, tutela paesaggistica e ambientale

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di Barbara Calderola

Ventisette ettari da riforestare o da conservare, regalo verde di fine anno del Comune, per la prima volta nel Piano di governo del Territorio a Vimercate entrano gli interventi della Rete ecologica, il sistema della tutela paesaggistica e ambientale. Pagano i privati a compensazione delle lottizzazioni. La svolta, frutto dell’applicazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, arriva dopo altri due provvedimenti, a febbraio e a novembre, nei quali l’amministrazione ha individuato le opere che devono bilanciare il consumo di suolo sulle aree destinate a nuove costruzioni.

In cima alla lista c’è la depavimentazione, interventi che mirano a ridurre le isole di calore e inquinamento. Ce ne saranno a Velasca (1.198 metri quadrati), a Oreno (5.100 metri lungo la Strada Dalla Santa), nella zona Nord (1.259 mq), in centro per 15mila 567 metri, fra cui spiccano piazzale Martiri Vimercatesi e i parcheggi dell’Omnicomprensivo e di via Sant’Antonio, e a Moriano (1.591 mq), per un totale di 24.715 metri quadrati. Non si toglieranno posti auto, le azioni green aumenteranno la permeabilità del suolo grazie all’uso di materiali innovativi, favorendo il drenaggio dell’acqua piovana. Per quanto riguarda le aree su cui piantumare alberi, i tecnici municipali hanno individuato a Velasca superfici per 11mila metri quadrati, 20mila a Oreno, quasi a 18mila nel quadrante settentrionale, 76mila 223 nel salotto cittadino – fra l’oasi Wwf e il Parco del Volo – 117mila 755 a Sud fra l’isola ecologica di via del Buraghino e l’ex Cava Brioschi, 13mila metri a Ruginello e altrettanti a Moriano, in tutto 270.454. "Abbiamo compiuto una ricognizione che ha sviluppato un elaborato grafico mai allegato prima al Pgt - spiega il vicesindaco Mariasole Mascia -. Ci permetterà di programmare e attuare gli interventi per ampliare la Rete ecologica, uno dei temi al centro della variante parziale al Piano".

Tutto a carico dei costruttori, "come previsto dalle delibere del 2020 e del 2022, che trattano esplicitamente delle opere compensative con funzioni ambientali e per la biodiversità, oppure utilizzando gli oneri di urbanizzazione, o combinando i due strumenti".