
Villa Bagatti Valsecchi
Varedo (Monza), 9 Luglio 2019 - La Procura di Monza e il Comune di Varedo ricorrono in appello contro la sentenza di assoluzione dall'accusa di corruzione per la vendita per 6 milioni di euro all'amministrazione comunale di Varedo di Villa Bagatti Valsecchi sulla base di una perizia di stima ritenuta "gonfiata".
Al processo al Tribunale di Monza erano imputate 4 persone, tra cui l'architetto Antonio Emanuele Padoan, allora presidente della Commissione risorse territoriali e consigliere comunale di maggioranza, ma anche progettista incaricato dalla proprietà per la vendita della storica dimora di fine Ottocento e Dario Morlini, architetto incaricato dal Comune per la stima sull'edificio.
La pm monzese Franca Macchia aveva chiesto condanne da 2,6 a 3 anni di reclusione, mentre le parti civili Comune di Varedo e Fondazione La Versiera (attraverso cui era avvenuto l'acquisto della villa) chiedevao un risarcimento dei danni rispettivamente di 6 milioni e di 200mila euro.
I giudici monzesi hanno invece assolto tutti gli imputati "perchè il fatto non sussiste". Nel ricorso in appello del Comune viene chiesta la condanna per corruzione (o quantomeno per abuso d'ufficio) e di considerare la perizia dell'Agenzia delle Entrate (non accettata dal Tribunale di Monza perchè arrivata ad istruttoria del processo ormai ultimata) che stima il valore della villa in meno di 4 milioni di euro.