Vandali a casa Manzoni. I danni li pagano i lecchesi

Colpa di studenti "molto irrequieti e intemperanti"

Novelli Laszlo Toth a Villa Manzoni a Lecco, la casa d’infanzia del Sommo che è diventata un museo dedicato a lui e ai suoi Promessi sposi. Sono alcuni non meglio precisati studenti "molto irrequieti e intemperanti" , si legge in una determina comunale. Non hanno preso a martellare nessuna statua, come fece invece il 21 maggio 1972 il folle geologo ungherese scagliandosi contro la Madonna della Pietà di Michelangelo Buonarroti nella Basilica di San Pietro. Per fortuna non hanno nemmeno graffiato le tele di alcuni quadri esposti ai piani superiori di Villa Manzoni, come invece purtroppo successo nel settembre 2020. Gli studenti incriminati, se la sono infatti presa solo contro alcuni armadietti dove i visitatori del museo possono riporre oggetti personali, sventrando le ante di almeno quattro ripostigli. I danneggiamenti risalgono agli scorsi giugno e luglio, senza che nessuno intervenisse, né tra gli addetti museali, né tra gli insegnanti. I responsabili sono stati scoperti e identificati solo a posteriori. Hanno provocato danni per quasi 5mila euro, 4.636 euro per la precisione, più della metà degli 8.900 euro che sono costati gli armadietti nuovi. Dall’assicurazione risarciranno solo 1.600 euro, perché la polizza prevede una franchigia di 2.500 euro. La cifra che manca la pagheranno quindi i contribuenti lecchesi tramite fondi comunali. D.D.S.