Fabio Lombardi
Cronaca

Monza, uno sportello anti usura e racket

Voluto da Camera di commercio per cittadini e imprenditori. Basta chiamare lo 039.2807504

La criminalità organizzata produce ingenti danni economici al tessuto produttivo onesto

Monza, 15 febbraio 2015 -Siete imprenditori in difficoltà e rischiate di finire in mano agli usurai? Avete riscontrato che in circolazione ci sono vostri prodotti taroccati? Avete il sospetto che ci siano casi di corruzione che potrebbero danneggiare la vostra attività? Da oggi c’è un’altra «arma» a vostra disposizione per difendervi. È lo Sportello per la Legalità. Basterà chiamare il numero di telefono 039.2807504 o inviare una e-mail a legalita@mb.camcom.it. «Sarà un punto di primo ascolto a persone o imprenditori vittime di usura, racket, corruzione e contraffazione. Lo Sportello a questo punto raccoglierà segnalazioni ed esigenze», spiegano dalla Camera di commercio, con un’avvertenza: sarà un punto di primo contatto e non può certo sostituirsi alle forze dell’ordine con le quali lo Sportello lavorerà a stretto contatto.

L’iniziativa voluta dalla Camera di commercio di Monza e Brianza con Unioncamere Lombardia, in collaborazione con Transparency International Italia e Libera Lombardia è stata presentata nel Belvedere della Villa Reale di Monza in occasione dell’incontro «Riemergo. Gli Sportelli legalità delle Camere di commercio» al quale hanno partecipato, fra gli altri, Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza, Giovanna Vilasi prefetto di Monza e della Brianza, Davide Salluzzo, responsabile Libera Lombardia, Giorgio Fraschini esperto legale ALAC - Transparency International Italia.

Un territorio, la Brianza, toccato recentemente da alcune grandi inchieste su corruzione e infiltrazione di ’ndrangheta e camorra e dove a gennaio 2013 risultavano 44 gli immobili e 7 le aziende sequestrate alle organizzazioni criminali. Complessivamente in Lombardia 963 immobili e 223 aziende confiscati. Un «problema legalità» emerso con ancor più forza con la crisi che espone maggiormente le imprese a rischi di questo genere. Le aziende confiscate in Italia (oltre 1.700) sono aumentate del 70% nel 2013. Sono state 5.300 le denunce per estorsione (dati DIA 2012) di cui il 12 per cento in Lombardia (secondo posto in Italia). Per la contraffazione l’Italia è primo mercato e terzo maggior produttore nel mondo, dove il giro d’affari è 250 miliardi di dollari (circa 220 miliardi di euro).