Il Palazzo municipale di Monza sta tornando all’antico splendore. A mano a mano proseguono i lavori di recupero, che dopo gli importanti interventi esterni dell’ultimo anno - con il restauro delle facciate terminato a maggio, e quello del portico ultimato venerdì scorso - sta vivendo ora una fase di rinfrescata degli spazi interni. Le verniciature riguarderanno gran parte dell’edificio, tra uffici e corridoi, un lavoro piuttosto corposo.
Intanto da quaIche giorno si può godere di un portico ristrutturato secondo i canoni artistici originari. I lavori appena svolti sono stati in grado di recuperare e riportare all’originario colore l’androne sul fronte nord del Palazzo. Sono stati interventi realizzati campata per campata, rimuovendo le impurità sui soffitti tramite raschiature localizzate, applicando un primer e riempiendo i dislivelli oggetto di raschiatura, così da ripristinare le finiture originali dei plafoni che compongono il soffitto. Questi ultimi nel corso dei decenni sono stati più volte ritinteggiati con tinture grigie, ma questa volta sono stati riportati alla coloritura originaria color terra di Siena. Insomma, non un semplice restauro, ma un vero e proprio recupero storico-artistico: nell’ambito dell’intervento sono state anche ripulite e riportate alle corrette cromie le pareti in marmo, prima alterate da depositi superficiali, rivestimenti protettivi opacizzati e graffiti. I lavori sono stati svolti dalla società specializzata in restauri artistici Estia Srl, per un costo totale di 64.400 euro, coperto, analogamente a quanto avvenuto per le facciate, da un operatore privato in attuazione di una convenzione sottoscritta con il Comune. Anche quello sulle facciate è stato un intervento significativo, durato dall’ottobre 2023 al maggio di quest’anno. Si è trattato di operazioni di consolidamento delle pareti, per cui i restauratori hanno operato con l’utilizzo di una piattaforma aerea per controllare e mettere in sicurezza tutto il rivestimento in pietra di ceppo presente sugli esterni, al fine di garantire la sicurezza nelle aree perimetrali del palazzo. I fronti dell’edificio comunale, iniziati nel 1926 e ultimati nel 1935, sono stati realizzati in ceppo per donare al complesso l’imponenza necessaria affinché ricordasse nella tipologia i palazzi-castello tardo rinascimentali. Si tratta di una roccia arenacea che, con il passare del tempo, subisce spesso fenomeni di erosione superficiale, per cui da due anni si registravano distacchi di granuli, che avevano comportato il transennamento prudenziale dell’intero Municipio, sui quattro lati.
Una spesa di 232mila euro li ha riportati in stato di sicurezza, ridonando all’edificio lo smalto di un tempo. Così, per la prima volta, sabato scorso il Palazzo Comunale ha potuto aprire le porte alle Giornate del Fai, richiamando tanti monzesi e non solo a visitare i suoi affascinanti spazi. I visitatori hanno potuto ammirare il monumentale scalone in marmo e le decorazioni pregiatissime, scoprendo un’importante parte della storia architettonica della città.