ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

La libertà ricomincia con le note: "Il carcere come casa discografica"

I detenuti impareranno a suonare e comporre canzoni, che verranno messe sul mercato di Spotify

Christian Cambareri, Ceo di Orangle Records, e l’educatore Paolo Piffer

Christian Cambareri, Ceo di Orangle Records, e l’educatore Paolo Piffer

Un’iniziativa che dal silenzio delle sbarre farà risuonare qualcosa di nuovo. È partito ieri Free For Music, il progetto che trasforma la musica in strumento di riscatto e reintegrazione per i detenuti della Casa Circondariale di Monza. Un’iniziativa unica nel suo genere, ideata dall’educatore e consigliere comunale Paolo Piffer in collaborazione con l’etichetta discografica Orangle Records, con l’ambizione di diventare un modello replicabile in altri istituti penitenziari.

Free For Music non è un semplice laboratorio musicale. È un percorso formativo e coinvolgente, che punta a produrre la musica che verrà composta dai detenuti. "La recidiva - spiega Piffer - è spesso figlia della mancanza di opportunità. La musica, grazie alla sua forza espressiva, può diventare il veicolo sano in cui incanalare le proprie emozioni, e con cui scoprire nuovi percorsi di vita".

Ogni venerdì, Piffer, che si occupa della parte educativa, e Christian Cambareri, Ceo di Orangle Records, entrano in carcere per accompagnare i detenuti in un viaggio di scoperta e crescita personale. I partecipanti – sette per ora, quasi tutti di diverse nazionalità –, seguono cicli di formazione di 2-3 mesi ciascuno, in cui imparano a scrivere testi, suonare strumenti, cantare, ma anche a conoscere i propri diritti d’autore, le proprie tutele, e comprendere le dinamiche del mercato musicale.

Alla fine di ogni ciclo, i brani prodotti vengono registrati nella sala musica del carcere, allestita da Orangle Records con attrezzature professionali. I pezzi verranno poi pubblicati, promossi e venduti online. Gli autori-detenuti riceveranno una parte degli introiti generati dagli stream su Spotify, avendo così la possibilità di trasformare il proprio talento in valore. E non si esclude, nel corso dell’anno, il coinvolgimento di artisti noti a livello nazionale per collaborazioni speciali. A credere nel progetto anche la direttrice della struttura, Cosima Buccoliero.