Una seconda vita per il secolare “Borella“

A 130 anni dalla nascita, la struttura si rilancia grazie alla Casa e all’Ospedale di Comunità, inaugurate ieri dalla vicepresidente Moratti

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di Gualfrido Galimberti

Una seconda vita per l’ospedale "Borella". Nella giornata di ieri Letizia Moratti, vicepresidente di Regione Lombardia con delega al Welfare, ha inaugurato la Casa e l’Ospedale di Comunità. Presente anche l’assessore regionale Fabrizio Sala, i sindaci dei Comuni limitrofi e le autorità.

Un giorno senza dubbio importante per la collettività, per un doppio motivo. Il primo è il più evidente: una struttura sanitaria è sempre motivo di interesse e di tranquillità per tutti. Il secondo, invece, è la rinascita dell’ospedale Borella dopo anni non di abbandono, ma di sicuro di notevole ridimensionamento. La sorte che era stata riservata all’ospedale cittadino era per molti versi una ferita aperta, non solo per i giussanesi.

La collettività aveva già dovuto assorbire negli anni il trauma della chiusura del vecchio ospedale Trabattoni Ronzoni di Seregno, poi riconvertito con attività ambulatoriali e di riabilitazione.

Tutti i reparti erano stati trasferiti a Giussano che, a sua volta, negli anni aveva dovuto fare i conti con un depotenziamento della struttura.

L’impressione generale, insomma, era quella di una sanità “azzoppata“ nella Brianza ovest e nord. L’ospedale Borella, fondato nel 1891 per "per gli ammalati poveri del Comune di Giussano e Briosco", a distanza di 130 anni si rilancia per servire un territorio ancora più grande: al momento, in attesa del completamento delle altre strutture brianzole, sarà a servizio della popolazione di Giussano e Seregno per un totale di 71mila persone. L’occasione è data dalla riforma regionale della sanità, con il desiderio di rilanciare il servizio di prossimità, quello che negli anni ha mostrato più limiti. Qui a Giussano gli spazi non mancano: ed ecco dunque che in un colpo solo la Regione Lombardia ha deciso di riqualificare il Borella per dare vita sia alla Casa di Comunità sia all’Ospedale di Comunità.

Durante l’inaugurazione la vicepresidente Moratti ha rimarcato come esistano tutte le condizioni a Giussano per dare vita a una vera e propria cittadella della salute e dei servizi.

"L’ospedale di Comunità aperto presso il nostro presidio– afferma il sindaco Marco Citterio – rappresenta un passaggio decisivo per riattivare la nostra struttura territoriale ed avvicinare i servizi essenziali ai cittadini. Come amministrazione comunale, abbiamo particolarmente a cuore l’importanza della medicina territoriale e siamo in stretto contatto con Asst e Regione Lombardia per la valorizzazione della nostra struttura sanitaria. Già in queste prime settimane di apertura, l’Ospedale di Comunità ha rappresentato un punto di riferimento per il territorio brianzolo".

Apprezzamento è stato espresso dalla vicepresidente Moratti, che ha ribadito la distinzione delle funzioni tra Casa della Comunità (accoglienza e assistenza multidisciplinare) e Ospedale di Comunità. "Deve alleggerire le strutture sanitarie, accogliendo chi non ha più bisogno delle cure ospedaliere ma non è ancora nelle condizioni di tornare a casa", ha detto, sottolineando come i primi venti posti letto allestiti al Borella siano di fondamentale importanza per avvicinare i cittadini all’assistenza sanitaria.