
Una famiglia allargata Le vacanze in camper con un cane da slitta e un lupo cecoslovacco
di Barbara Apicella
A bordo del suo van lungo poco meno di 6 metri sta scoprendo angoli bellissimi dell’Europa insieme alla moglie Michela e ai figli Noah e Daniel. Con loro, sempre in viaggio nei piccoli e grandi spostamenti, anche Maya e Cheyenne rispettivamente un alaskan malamute e un lupo cecoslovacco di 7 e di 2 anni. Una storia particolare quella della famiglia Arquà che, amante dei viaggi e della natura, non si è preoccupata di aprire le porte del piccolo van anche ai due “componenti pelosi“ della famiglia. Andrea, 46 anni, da sempre appassionato di viaggi e di animali è diventato un punto di riferimento e di esempio per i tanti che amano scoprire il mondo su camper e roulotte. Ha aperto un canale YouTube (Van family on the road) dove sono caricati i video delle loro vacanze ed escursioni sempre insieme ai loro amatissimi animali.
"Con Maya prima dell’emergenza sanitaria siamo andati persino negli Stati Uniti. Avevamo organizzato un lungo viaggio di diversi mesi coast to coast sempre in van". Il mezzo trasferito in nave, e la famiglia Arquà insieme a Maya in aereo, viaggiando tutti in cabina. Poi due anni fa la famiglia si è allargata: l’arrivo di Cheyenne ha portato ancora più amore ma, durante i viaggi e le vacanze, ha sottratto ancora più spazio. "Siamo consapevoli che con due cani di taglia grande viaggiare non è semplice. Ma non riesco ad immaginarmi una vacanza senza di loro. Per noi sono parte della famiglia". Certo bisogna stringersi anche perché gli spazi nel van, già per 4 persone, sono stretti. "Fortunatamente non soffrono il mal d’auto. La sera dormono all’interno con noi. Il viaggio e le mete vengono scelte anche in base alle loro esigenze. Per esempio abbiamo dovuto scartare la Norvegia perché è vietato l’ingresso al lupo cecoslovacco. A quel punto abbiamo optato per i Pirenei".
Un tour indimenticabile e pieno di emozioni che Andrea ha raccontato nei suoi video. "Scegliamo luoghi immersi nella natura dove Maya e Cheyenne possono correre, stare liberamente e senza pericoli all’aria aperta, e vivere una vita da cani. Non siamo famiglia da vacanza al mare in spiagge affollate". L’organizzazione è fondamentale: non solo la scelta dell’itinerario, ma anche e soprattutto tutte le informazioni utili per la profilassi del cane e il suo ingresso in quello Stato. E un’organizzazione per affrontare anche le giornate piovose perché in 6 in quel van diventa difficile resistere troppe ore: "Quando piove apriamo la veranda che è una semplice tenda. Per terra mettiamo una cerata sulla quale si siedono Maya e Cheyenne così che, anche se sono all’aperto, restano asciutti. La notte, naturalmente, dormono nel van con noi". Maya e Cheyenne non possono accedere in tutti i posti: "Non c’è problema, basta adattarsi. Ci si organizza a turno, oppure io o Michela rimaniamo con loro e il resto della famiglia fa la visita. Per noi non è assolutamente un sacrificio perché, nel mio caso personale, non riesco ad immaginarmi una vacanza senza i miei cani. Naturalmente non giudico chi decide di affidarli a una pensione, probabilmente non ha alternative o ritiene che quella sia la scelta migliore per il suo cane. Alla base di tutto ci deve essere sempre il benessere dell’animale".
La famiglia Arquà quando viaggia non passa inosservata: "In molti ci chiedono come facciamo, come ci organizziamo, e come superiamo le piccole e grandi difficoltà. Ecco perché ho deciso di realizzare dei video. Ci guardano incuriositi, qualcuno impaurito dalla mole e dalla razza di Maya e Cheyenne che né in Italia né all’estero ci hanno mai dato problemi. Bisogna conoscere il proprio cane, educarlo, far rispettare le gerarchie, farle rispettare anche agli altri membri della famiglia. Ma l’invito è quello a chi non li conosce ad avvicinarsi sempre nel rispetto dei loro spazi e della loro personalità".