Un tavolo contro la chiusura del tram

La proposta formalizzata dalla Regione al Comune di Milano: iniziare subito i lavori del primo tratto

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di Gabriele Bassani

Tavolo tecnico prima delle elezioni per scongiurare la chiusura del servizio tram sulla Milano-Limbiate, eventualmente limitandolo a Varedo mentre si iniziano subito i lavori sul primo tratto. Questa la proposta formalizzata da Regione Lombardia al Comune di Milano con l’obiettivo di non interrompere il servizio utilizzato e apprezzato da migliaia di pendolari. "Il passo ufficiale è stato fatto e adesso il capoluogo lombardo ha tutte le possibilità di non interrompere la linea ma semmai di lavorare in queste settimane per trovare una via d’uscita, che potrebbe essere la sola interruzione della tratta da Limbiate a Varedo", dice il vicecapogruppo della Lega al Pirellone, Andrea Monti, che annuncia anche una mobilitazione politica del partito all’interno dei consigli comunali della tratta e dei candiDati nel collegio interessato.

Secondo Monti, si potrebbe iniziare coi lavori di adeguamento della linea da Limbiate a Varedo da svolgere anche in orario serale o nel fine settimana.

Intanto, il Comitato “Salviamo il tram della Comasina“, sta continuando la sua campagna invitando tutti gli utenti a scrivere mail di protesta a tutti i soggetti politici coinvolti in questa vicenda.

Dal Partito Democratico si chiede a Regione Lombardia di agire, attraverso la convocazione del tavolo tecnico e i chiarimenti sulle risorse a disposizione. "Abbiamo chiesto a Regione Lombardia quali azioni concrete intenda promuovere per scongiurare la chiusura della metrotranvia Milano-Limbiate, ma non abbiamo capito quale sia la reale posizione della giunta che, dopo essersi chiamata fuori appellandosi alla totale responsabilità del Comune di Milano, ha tuttavia espresso la disponibilità a collaborare e a confrontarsi", hanno dichiarato Fabio Pizzul e Gigi Ponti, capogruppo e capodelegazione in commissione Trasporti del gruppo del Pd, che hanno presentato una interrogazione per il question time.

"Ora è compito di tutte le istituzioni - Regione Lombardia in testa, dato anche il suo ruolo centrale nella gestione del trasporto pubblico - fare il possibile per scongiurare la chiusura di un servizio così importante per la Città Metropolitana e la Provincia di Monza e Brianza. Attendiamo una data per cominciare a lavorare insieme su una soluzione positiva".

Nel frattempo, con l’introduzione dei nuovi orari da lunedì, introdotti da Atm per rispettare i nuovi tempi di percorrenza del tram, passati da 35 a 55 minuti, molti pendolari si vedono costretti a trovare mezzi alternativi, per non rischiare ritardi sul lavoro con la beffa di dover rinunciare anche ad abbonamenti già acquistati.