Più di 2.200 viaggi per accompagnare 163 malati a cure e visite dal 1° ottobre 2023 al 31 agosto scorso, 14 gruppi di auto e mutuo aiuto, 112 persone coinvolte, 38 sedute con lo psicologo, 605 accessi fra Vimercate (312) e Carate (293) "un aiuto emotivo essenziale". Sono i numeri dei primi mesi di attività di “Un sorriso in oncologia“, la rete di volontari che con il sostegno della Regione che finanzia, quasi 100mila euro destinati al progetto, ha lanciato un nuovo modo di stare accanto a chi combatte la battaglia più difficile, quella che fa più paura. Dalla diagnosi che non è più una condanna senza appello, ma che cambia la vita, alle terapie.
Capofila, Auser Monza, partecipano Claudio Colombo per l’Oncologia di Vimercate e Auser Solidarietà Arcore, ma fra i gruppi in prima fila ci sono anche “I Ragazzi di Robin“, “Social Time onlus“ e “L’Arte di amarsi“. Due anni la durata del piano, il tempo necessario per creare sul territorio un nuovo welfare sostenibile e innovativo, aperto alla partecipazione di tutta la comunità, "in grado di rispondere ai bisogni dei più fragili e di migliorare la qualità della loro vita - spiegano gli organizzatori -. Stiamo dimostrando che la solidarietà e la collaborazione possono fare la differenza nell’affrontare le sfide della malattia". Fra le attività, arteterapia, fornitura di parafarmaci e presidi per gli indigenti, supporto ai caregiver, gruppi di cammino, ginnastica, attività culturali e laboratori, "per non trascurare nessun aspetto della quotidianità". Una passeggiata in Villa Borromeo ad Arcore ha aiutato a stringere legami, ma ci sono anche i consigli di uno psicologo. E assistenza domiciliare, consegna a casa di beni di prima necessità, ascolto e orientamento. I volontari affiancano i pazienti per dare sollievo alle famiglie. Alla formazione hanno partecipato 32 persone, ma in 1.500 si sono presentati alle serate di sensibilizzazione. I gruppi hanno anche sbrigato pratiche burocratiche e offerto consulenza al telefono in 570 casi. Numeri che raccontano un bisogno importante che il no-profit ha saputo intercettare. "Ciascun aspetto dell’iniziativa ha contribuito a migliorare ogni singolo giorno di chi soffre - ancora Auser - . La collaborazione e il supporto delle città sono stati cruciali per il successo di queste attività".