Un orto a Seveso per capire quanta diossina si accumula negli alimenti

Il geologo Gianni Del Pero propone la realizzazione di orti sperimentali per valutare l'accumulo di diossina negli alimenti prodotti nei terreni contaminati a Seveso. La proposta, già avanzata in passato, mira a garantire la sicurezza alimentare dei cittadini.

Un orto a Seveso per capire quanta diossina si accumula negli alimenti

Gianni Del Pero è geologo e presidente del Wwf in Lombardia A suo avviso il progetto degli orti sperimentali è interessante e urgente

Realizzare un orto sperimentale per valutare come la diossina si accumula negli alimenti prodotti nei terreni contaminati a Seveso. A rilanciare la proposta, già avanzata in passato, è il geologo medese e presidente del Wwf Lombardia Gianni Del Pero. "Finalmente sono state avviate le operazioni di bonifica, dopo 48 anni dall’incidente Icmesa, in varie aree di Meda, Seveso e Cesano che non erano mai state oggetto di intervento – spiega Del Pero –. In queste aree sono sorti negli anni case e capannoni, ma sono sopravvissuti pure orti e attività agricole, che erano state vietate nel 1976, con le ordinanze di divieto però abrogate nel 1987. Proprio per questo diventa urgente far partire il progetto di orti sperimentali, che aveva avuto il parere favorevole di Comuni, Ats e Arpa". Questo anche a fronte della bonifica iniziata a Cesano, che proseguirà nelle prossime settimane a Seveso e Meda.

La proposta era stata presentata già nel 2019 in un convegno tenutosi nella sede della Fondazione Lombardia per l’ambiente di Seveso. Ora è stata ripresentata dal Wwf. L’idea traeva origine dal decreto ministeriale che ha abbassato a 6 nanogrammi per chilogrammo la soglia di inquinamento per le attività agricole, ma anche dagli studi realizzati dalla Fondazione Lombardia per l’ambiente. Ora Del Pero è determinato a rilanciare il progetto, per il bene dei cittadini, anche se ci tiene a sottolineare un problema che dovrebbe essere affrontato: Ats aveva comunicato che non risultano presenti attività agricole nella zona considerata. "Una risposta – chiarisce Del Pero – che non permetterebbe di eseguire controlli puntuali, anche se sappiamo che la realtà è ben diversa. I Comuni devono intervenire per fare una mappatura puntuale. A me pare un progetto molto interessante e mi auguro che venga preso in considerazione".

Sonia Ronconi