MARCO GALVANI
Cronaca

Un “Marilyn” e una birra a Vimercate: al bar come al cinema

Un luogo senza tempo, il Cafè Lumière di Oreno di Vimercate, dove gustare panini, insalate e bruschette in un'atmosfera retrò ispirata al cinema. Un'avventura iniziata nel 2012, dove il proprietario Gianluca Passoni offre ogni giorno qualcosa in più ai clienti.

Il panino “Marilyn” o “Buster Keaton”, l’insalatona “Anche gli angeli mangiano fagioli” o una bruschettona “Mediterraneo”, immersi nella magia delle vecchie sale da cinema.

Tra cineprese d’epoca comprate tra Milano e Parigi, fotografie e locandine di film che hanno fatto la storia. Benvenuti al Cafè Lumière, pub-caffetteria dallo stile retrò nel borgo di Oreno di Vimercate. Un luogo quasi senza tempo che Gianluca Passoni ha ereditato dal precedente proprietario: "È stato lui, da vero appassionato di cinema, a dare al locale questa impronta e questo fascino che resistono ancora dal 1994, l’anno in cui è il Lumière ha accolto i primi clienti". Un visionario. E oggi è Gianluca a fare il gran maestro di cerimonia, offrendo - da appassionato diplomato sommelier - un ottimo calice di vino o un buon boccale di birra. Ogni mattina batte il ciak in questo locale anni Novanta che Camera di commercio ha premiato con il riconoscimento Impresa e Lavoro.

"Siamo aperti tutti i giorni dal lunedì al sabato, dalla colazione al dopo cena, passando per la pausa pranzo e l’aperitivo, ma accogliamo i clienti anche in occasione di feste di laurea, anniversari o compleanni e per tutte le ricorrenze importanti", il biglietto da visita di Gianluca.

Ormai il Lumière è diventato la sua seconda casa. I clienti, la sua seconda famiglia. E pensare che è nato tutto (quasi) per caso. Gianluca per 27 anni ha lavorato come operaio in una ditta metalmeccanica, ma il piacere per l’enogastronomia lo ha sempre coltivato. Finché insieme con un amico che, per i primi anni, è stato anche suo socio, hanno deciso di cambiare vita.

Era il 2012 e "ci si è presentata l’occasione di affrontare questa avventura. Ci siamo buttati. Ed eccoci qua". Anche se "non è stata sempre una passeggiata – confessa Passoni – soprattutto durante il periodo del Covid. Ormai questo mestiere è diventato un’altalena, ma ogni giorno cerchiamo di dare qualcosa in più ai clienti". Accolti con l’intimità di un cinema d’essai. E "mi piace continuare a pensare che ognuno, qui dentro, possa farsi sempre il suo bel film".