CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Un Job day da record. La Reggia si trasforma in “ufficio del lavoro”. I sogni di 600 candidati

In Villa Reale a Monza l’evento organizzato da Provincia e Afol. I visitatori hanno incontrato le aziende e scoperto tante occasioni. Grande spazio anche all’orientamento e all’importanza della formazione.

In Villa Reale a Monza l’evento organizzato da Provincia e Afol. I visitatori hanno incontrato le aziende e scoperto tante occasioni. Grande spazio anche all’orientamento e all’importanza della formazione.

In Villa Reale a Monza l’evento organizzato da Provincia e Afol. I visitatori hanno incontrato le aziende e scoperto tante occasioni. Grande spazio anche all’orientamento e all’importanza della formazione.

Oltre 600 persone attese, fra giovani al primo impiego, persone in là con gli anni che provano a ricollocarsi e disabili che cercano il lavoro giusto per loro. Si siedono davanti a un tavolo con i loro sogni in tasca e decine di copie di curriculum sotto il braccio, dall’altro lato recruiter aziendali, funzionari di Afol (l’Agenzia per la formazione, l’orientamento e il lavoro di Monza e Brianza) o scuole di formazione che orientano e cercano di dare forma alle speranze. Questo, a grandi linee, lo scenario del Job day: la giornata dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro a cura di Provincia di Monza e Brianza e Afol che si è svolta nei saloni della Reggia, che ieri si è trasformata in un grande ufficio.

Si tratta della seconda edizione monzese del Job day: "Dopo il successo dello scorso anno - osserva Aurelio Fumagalli, dirigente di Afol - i saloni del lavoro si sono replicati in edifici istituzionali e ville storiche della Brianza a Desio, Seregno, Cesano. Per Monza, dai 400 visitatori dell’edizione 2024 si passa quest’anno a 600. Ai desk dei colloqui 20 imprese, 8 centri di formazione professionale della Brianza e 6 agenzie per il lavoro". Le sale del trono e degli arazzi sono diventate la casa della formazione, con le postazioni della scuola speciale Paolo Borsa, Ial Lombardia, Centri di formazione Afol e la sua derivazione Afel (Accademia di formazione enti locali) per aggiornare chi è già dipendente o formare chi vuole proporre la propria candidatura per gli enti locali. E poi Mestieri Lombardia, Fondazione Clerici, Energheia impresa sociale, Rdg Formazione. Nella Sala degli Specchi si potevano incontrare le agenzie per il lavoro, mentre la sala da ballo è diventata per l’occasione il salone delle aziende, da quelle pubbliche come Atm e BrianzAcque, a McDonald’s, Rovagnati e Carrefour. Non potevano mancare gli enti di collocamento del territorio: la Centrale unica per i concorsi che gestisce tutte le domande e offerte per entrare nelle stanze dei bottoni di Provincia e singoli Comuni (Afel), Informagiovani, Lift, il piano provinciale per il collocamento mirato dei disabili, con Dote lavoro per disabilità e Dote impresa. C’è poi Eures (a cui aderiscono 42 Comuni sui 55 della provincia), che permette di trovare lavoro all’estero, insieme ai Centri per l’impiego. In Brianza sono 30 gli sportelli per l’impiego che svolgono un servizio capillare, vicino al cittadino. Come fa osservare Alessandro Fiori, dirigente della Regione per le politiche attive, la Lombardia, a stretto contatto con Afol, è l’unica regione ad aver mantenuto la funzione lavoro, attraverso le Province.

"Afol di Monza - spiega l’amministratore unico Marcello Correra - è stata attivata poco dopo l’istituzione della Provincia nel giugno 2004. Riceviamo ogni anno dalle 1.500 alle 2.000 domande di lavoro da parte delle aziende, di cui circa la metà si concretizzano attraverso i centri per l’impiego". Afol nasce oltre che per far incontrare domanda e offerta di lavoro anche per orientamento e formazione. "Eventi come questo - continua Correra - rompono il muro tra i privati cittadini in cerca di occupazione e le imprese. Vi si rivolgono operai generici, specializzati, amministrativi, giovani, ma anche over 50". Le persone si siedono al tavolo, raccontano la loro storia e le loro coompetenze. In realtà, come spiega il funzionario, già dagli anni Novanta esistevano i database delle aziende che mettevano in connessione domanda e offerta di lavoro. Ma anche nel tempo dell’intelligenza artificiale, il contatto umano è ancora uno strumento vincente. "Tanti cercano non solo di trovare un’occupazione - commenta Carlo Abbà, assessore a Lavoro, Commercio e Attività produttive - ma anche di migliorare la propria posizione lavorativa. Ricordiamo che anche il pubblico offre molte opportunità".