
Un cantiere per l’Africa . Monza porta l’acqua in Kenya grazie ai fondi del Pnrr
Monza si candida a volare in Africa per un ambizioso progetto umanitario finanziato dal Pnrr. L’iniziativa, denominata “Newest - Nairobi’s efficient water and enhancement of the sewerage treatment“, già dal titolo chiarisce la natura del progetto, che si propone di attuare un efficientamento idrico e della rete fognaria della contea di Nairobi, capitale del Kenya.
Il Comune di Monza ha partecipato con il progetto al bando Pnrr 2023 promosso dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), facendosene capofila, e avvalendosi della collaborazione - tra gli altri - di BrianzAcque, del Governatorato locale del Comune di Nairobi, e di due società di gestione di rete idrica kenyote. Il valore complessivo degli interventi,– richiesto come finanziamento ad Aics, sarebbe di 2 milioni di euro, per una durata prevista di 36 mesi. Qualora il bando fosse vinto, una quota di 106mila euro aggiuntivi sarebbe a carico del Comune, per la valorizzazione del personale interno che sarà dedicato all’iniziativa. A quel punto verrebbe individuato un coordinatore di progetto che opererà in Kenya, e contestualmente sarà definito un team dedicato, con il coordinamento in capo al settore del Comune Pnrr e Progettazione europea. L’obiettivo generale è contribuire a migliorare la salute, la qualità della vita e lo sviluppo sostenibile nella contea di Nairobi attraverso l’accesso universale ed equo all’acqua potabile sicura ed ai servizi fognari, riducendo le acque reflue e l’inquinamento marino e idrico, ed allo stesso tempo rafforzando le istituzioni pubbliche del luogo per una maggiore partecipazione della comunità locale di Kasarani nella gestione dei sistemi idrici e fognari. Entro il 2030 si vuole garantire l’accesso ad impianti sanitari e igienici adeguati ed equi per tutti e porre fine alla defecazione all’aperto, ed un accesso universale ed equo all’acqua potabile, che sia sicura ed economicamente accessibile a tutti. Si vuole inoltre raddoppiare la produttività agricola ed attuare interventi che migliorino progressivamente il terreno e la qualità del suolo, in adeguamento ai cambiamenti climatici, nonché sviluppare una rete idrica capillare, assicurando prelievi e fornitura d’acqua dolce per fronteggiare le situazioni di scarsità d’acqua.