Un calcio al pallone e le giovani promesse scoprono l’amicizia

Un calcio al pallone e le giovani promesse scoprono l’amicizia

Un calcio al pallone e le giovani promesse scoprono l’amicizia

"Allenatevi sempre al massimo, non mollate mai, nemmeno nei giorni più difficili, perché prima o poi un’opportunità arriva per tutti". È il consiglio di Samuele Vignato ai ragazzi delle società Ascot Triante e Sds Cinisello, intervenuti l’altro giorno all’oratorio San Giovanni Bosco di Triante per un evento con la Junior Tim Cup. Samuele, 19 anni, cresciuto nelle giovanili del Monza, da quest’anno è stato promosso in prima squadra, come attaccante. È il testimonial all’evento organizzato da Junior Tim Cup “Keep out racism“ per sottolineare la valenza educativa del calcio contro ogni barriera di razza e provenienza. Junior TIM Cup è il torneo giovanile di calcio a 7 (circa 100 squadre, di cui 50 dalla Brianza) riservato ad under 14, promosso da Lega Serie A, TIM e Centro sportivo italiano.

All’oratorio San Giovanni Bosco, per il Club biancorosso è intervenuto anche l’allenatore dell’Under 15 femminile Paolo Pichi che ha ricordato gli esordi del torneo, dieci anni fa, nato per stimolare l’incontro tra le squadre di alto livello con quelle giovanili, cresciute anche nell’ambito degli oratori, "pensando a come le squadre dei giovanissimi abbiano molto a imparare dai professionisti e come questi, a loro volta, abbiano da imparare dai ragazzi". Senza dimenticare "l’importanza dello sport nel percorso di crescita e in particolare il potere inclusivo del pallone". È stato un pomeriggio all’insegna dei valori cardine della Junior TIM Cup: fratellanza, integrazione ed accoglienza. "Chi vince le fasi provinciali sarà ospite di Tim e Lega Calcio, per giocare la finale allo stadio Olimpico di Roma, all’insegna della lotta contro il razzismo", ha detto Pichi. Una delegazione dell’ oratorio monzese sarà presente anche domani all’U-Power Stadium, per assistere alla partita Monza-Cremonese, per lanciare un messaggio forte contro ogni forma di razzismo.

Cristina Bertolini