GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

Un bancario al bilancio comunale. Lanciò i Boc per il municipio. Giorgio Porro torna a “fare i conti“

Già assessore negli anni ’90, ora è vicesindaco con deleghe finanziarie nella giunta di centrodestra Vintani "Rispetto al mio ruolo di direttore alla Bcc di Barlasssina in Comune ci sono più regole e tanta burocrazia".

Un bancario al bilancio comunale. Lanciò i Boc per il municipio. Giorgio Porro torna a “fare i conti“

Giorgio Porro già direttore generale della Bcc di Barlassina è tornato a fare l’assessore al Bilancio

Prima direttore generale della Banca di credito cooperativo, ora vicesindaco con delega al Bilancio. A Barlassina, in un modo o nell’altro, cittadini e imprese devono fare i conti con Giorgio Porro. Uno di loro. Barlassinese doc e persona che, nei due ruoli, alla fine è stata comunque a servizio del territorio.

"L’incarico nell’amministrazione comunale è impegnativo – spiega Porro – ma non è una nuova avventura. Sono già stato assessore per 25 anni prima di assumere l’incarico in banca. Per me questo è come un ritorno a casa". Oltretutto lo fa con il sindaco Paolo Vintani, che per lui è un amico fraterno. Insieme hanno deciso di candidarsi alle elezioni amministrative, sconfiggendo la lista che governava il paese da 25 anni. Chi ha buona memoria ricorda che proprio grazie a Porro l’amministrazione comunale aveva avuto la possibilità di acquistare il municipio. Era la metà degli anni ‘90 e lui aveva orchestrato l’operazione dei Boc (Buoni ordinari comunali) per finanziare lo storico acquisto di palazzo Rezzonico. L’unica operazione coi Boc in tutta la Brianza. Porro, però, non vuole prendersi il merito: "Io ero un dipendente della Banca San Paolo, che aveva una partecipazione nel Crediop. Diciamo che ho prospettato l’idea e imbastito l’operazione. Non è andato tutto secondo le previsioni per motivi di costi: il Crediop ha sottoscritto tutto il credito facendo venire meno l’aspetto del coinvolgimento popolare. Umberto Mazzella, diventato assessore dopo le mie dimissioni per incompatibilità con il nuovo incarico in banca, ha comunque potuto perfezionare l’operazione di acquisto del municipio". Di certo a Porro l’entusiasmo e la conoscenza della materia non mancano. "A differenza del passato – racconta – ora affronto tutto con una maggiore esperienza e con una età diversa che porta a essere più attento alle esigenze delle persone. Una volta i bilanci dei Comuni erano condizionati dal patto di stabilità, ora sono invece esplosi i conti della spesa sociale, che per molti versi non sono nemmeno programmabili. Il Comune non deve sottrarsi ai suoi compiti, ma per fortuna c’è il volontariato che dà un grosso contributo e sopperisce a molte carenze. Proprio in questi giorni è deceduto Michele Lamborghini, presidente dell’Auser, si è speso fino all’ultimo per la collettività risolvendo tanti problemi".

Porro non ha dubbi sulla ricetta per uscire dalle difficoltà: "Se lo Stato non aiuta i Comuni, bisogna per forza efficientare la struttura comunale. Per esempio abbiamo solo un operaio per le piccole manutenzioni: non basta. E poi bisogna contrastare l’evasione dei tributi locali: non siamo messi male, ma si può fare ancora di più. Era meglio fare il direttore della Bcc? Sono due ruoli diversi. Lì bisognava confrontarsi con vincoli in aumento, compresi quelli imposti dall’Europa, mentre in Comune ci sono molte più regole e tanta burocrazia. Questo si traduce in tempi più lunghi, in scartoffie, in passaggi obbligatori che riducono il margine di discrezionalità. Sono regole che sfuggono ai cittadini, che invece chiedono sempre velocità ed efficienza senza rendersi conto del lungo iter che accompagna ogni scelta".