Un arsenale di armi e droga I fratelli terrore di clienti e pusher

Alla casa di un acquirente in ritardo coi pagamenti hanno dato fuoco, un giovane costretto a dormire col cane

Un arsenale di armi e droga  I fratelli terrore di clienti e pusher

Un arsenale di armi e droga I fratelli terrore di clienti e pusher

di Dario Crippa

Due fratelli in affari. Di droga. Con metodi estorsivi e un clima di terrore nei confronti di complici e clienti. Un pusher alle dipendenze dei capi costretto a dormire in auto col cane del “boss“, una casa bruciata al cliente indietro nei pagamenti. Un mucchio di armi (7) anche da guerra. È l’operazione “Fast and Weapons” coordinata dalla Procura di Monza, e portata a termina dalla Squadra Mobile della Questura, che ha ha tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip, i fratelli A.T. classe ’86 e J.T., classe ‘97, entrambi residenti a Lissone, per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione di armi clandestine, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, incendio doloso.

L’indagine prende il via dall’arresto il 21 dicembre del 2020 di S.D. classe ’88 residente a Lissone, sorpreso con una pistola semiautomatica marca Beretta cal. 22, completa di caricatore e munizionamento, risultata provento di furto, e di una pistola mitragliatrice di fabbricazione serba di marca Zastava, da considerarsi arma da guerra.

In realtà le armi in questione erano state appena sottratte ad A.T., che le teneva in un box di Lissone. La conseguente attività investigativa consentiva di capire che quest’ultimo era anche attivo nell’attività di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, sia in prima persona, sia per il tramite di un complice, poi sparito. Un’attività di spaccio condotta anche con modalità violente: due episodi di resistenza in occasione di due fughe rocambolesche da altrettante pattuglie della Compagnia carabinieri di Desio, si contano numerosi episodi di estorsione in danno di clienti di droga, fino all’incendio dell’abitazione di uno di loro, punito per non aver saldato un debito; e poi continue violenze e minacce al complice che per suo conto spacciava in un’auto parcheggiata in strada, all’interno della quale era anche costretto a vivere con il cane di A.T. Con tali condotte, questi era riuscito a creare intorno a sé un vero e proprio clima di terrore, come raccontato anche dai suoi “clienti”. Anche il fratello utilizzava le stesse modalità estorsive per vendere cocaina e hashish con i suoi complici, uno dei quali, G.M. era stato arrestato nel 2021 con 188,73 grammi di cocaina, 987,69 di hashish e 365 di marijuana sotto forma di sassi e panetti; un fucile a pompa privo di matricola e di qualunque segno distintivo e relativo munizionamento (7 cartucce di vario tipo); una pistola Smith and Wesson cal. 44 Magnum e 40 cartucce; una pistola Tanfoglio cal. 9X21 con inserito caricatore rifornito con cartucce e caricatore di riserva. Tutte armi custodite sempre per conto dei due fratelli. A.T. era stato arrestato una prima volta nel corso dell’indagine un paio di anni fa con 1.704 grammi di hashish; 58 di cocaina, 6 di marijuana; 6.120 euro in contanti, una pistola semiautomatica “Manurhin” cal. 7.65 con matricola abrasa; una pistola semiautomatica Beretta cal. 22 con caricatore inserito e un mucchio di proiettili. Sequestrati anche alcuni articoli di abbigliamento e orologi di pregio, frutto delle estorsioni. Il 22 maggio 2022, nel corso dell’esecuzione della misura restrittiva a suo carico, J.T. era stato trovato in possesso di 58 dosi di cocaina (32,67 grammi), bilancino di precisone, materiale per il confezionamento e denao. Complessivamente soino stati sequestrati durante le indagini 310 grammi di cocaina, 2.691,69 di hashish e 371 di marijuana, oltre a 9mila euro.