STEFANIA TOTARO
Cronaca

Un altro pompiere infedele: "Truffava sui cartellini"

A conclusione delle indagini sul collega detenuto per le mazzette delle forniture si è scoperto un accordo segreto con un compagno di lavoro sugli straordinari.

Un altro pompiere imputato e una nuova accusa di truffa ai danni dello Stato. È quanto emerge dalla conclusione delle indagini preliminari firmata dalla Procura di Monza per il vigile del fuoco Enrico Celestino Vergani, 57 anni, di Carate Brianza, addetto agli acquisti per l’ufficio automezzi, imputato di avere abusato del suo ruolo per ottenere mazzette dai fornitori, ma anche regali come buoni benzina e catene da neve oltre che intascarsi beni del Comando provinciale di Monza. Il nome nuovo è quello di Edoardo Correnti, 53 anni, di Giussano, che insieme a Vergani è accusato di avere fatto il “furbetto” del cartellino di presenza in ufficio per le ore di lavoro straordinario. Secondo l’accusa, i due colleghi avrebbero trovato un sistema per timbrare uno per l’altro. A Vergani vengono contestati importi per oltre 2.300 euro, a Correnti per circa 1.600 euro. Per lui nessuna misura cautelare. Gli imputati hanno ora un termine per presentare memorie difensive o farsi interrogare per evitare la richiesta di rinvio a giudizio. Vergani intanto resta in carcere, mentre è stata revocata la misura degli arresti domiciliari alla moglie accusata di riciclaggio. Era il 5 dicembre scorso quando sono scattate le manette per corruzione per Vergani e per l’imprenditore Sergio Fortini, 54 anni, di Manerba del Garda. Agli arresti domiciliari erano andati un altro imprenditore di Giussano, Martino Longoni, 54 anni e la moglie del vigile del fuoco, Mariangela Braggiato, 54 anni, indagata per avere speso 30mila euro ben consapevole, secondo gli inquirenti, che erano soldi provento delle attività illecite del coniuge. Gli altri sono accusati invece a vario titolo di induzione indebita a dare o promettere utilità, peculato, corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture e truffa, commessi dal 2021 al 2023. Fortini è stato poi scarcerato per motivi di salute, mentre Longoni è tornato in libertà dopo l’interrogatorio di garanzia. Anche il vigile del fuoco si è sottoposto a un lungo interrogatorio in Procura; non è esclusa la richiesta di scarcerazione per ottenere i domiciliari.