di Gualfrido Galimberti Un lungo abbraccio al plesso scolastico, per dimostrare tutto il loro attaccamento al luogo che frequentano quotidianamente e che vorrebbero continuare a vedere quotidianamente invece di essere costretti alla didattica a distanza. Gli studenti del liceo "Parini" ieri mattina hanno voluto manifestare tutto il loro malcontento nei confronti della situazione e delle istituzioni con un flash mob pacifico e ricco di significato. Tutti fuori dalle classi verso le 10.45. Circa 250 ragazzi che hanno dato vita a un lungo serpentone umano che ha circondato l’intero edificio. Poi, tutti insieme, hanno allungato le braccia verso la recinzione. "Un enorme abbraccio – commenta Gianni Trezzi, il dirigente scolastico, anche lui tra i partecipanti con alcuni docenti – per dimostrare che noi a questa scuola vogliamo bene. Il problema è che, forse, questo sentimento non è condiviso da chi dovrebbe intervenire per risistemare i nostri spazi. Il problema è emerso in questi giorni, così come abbiamo già raccontato: il 27 dicembre il distacco di alcuni calcinacci nella vicina scuola media, che occupa un’altra ala dello stesso edificio, ha suggerito all’amministrazione comunale di controllare tutto l’immobile. Il responso dei tecnici è stato chiaro: cinque aule inagibili al "Parini" con la necessità di mettere in sicurezza la controsoffittatura. La direzione scolastica che, per non penalizzare a lungo alcuni studenti, ha chiesto a tutti un piccolo sacrificio: l’alternanza nelle lezioni a casa con la modalità della didattica a distanza. "Purtroppo – spiega Trezzi – oltre alle lungaggini burocratiche, siamo anche vittime della mancanza di chiarezza. I ragazzi hanno perso la pazienza e, onestamente, adesso sono stanco anch’io. Ringrazio il Comune di Seregno e la Provincia di Monza e Brianza per il lavoro fatto e per quello che faranno, ma credo che avrebbero potuto essere più chiari sulle tempistiche fin dall’inizio. Questo ci avrebbe agevolato ...
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