DARIO CRIPPA
Cronaca

U-Power Stadium, gioiello da serie A

Fininvest ha investito 9 milioni, dopo la Juve arrivano Inter-Dinamo Kiev e nazionale Under 21-Svezia

L'U-Power Stadium

di Dario Crippa

Per renderlo davvero un gioiello, in tre anni la nuova società targata Fininvest ci ha già investito oltre 9 milioni di euro.

Non si era mai visto o immaginato nulla di simile. Dai due ascensori (per trent’anni c’era stato solo il “buco”) fino a un impianto di illuminazione stratosferico, campo nuovo, sky box, teloni con dipinti i monumenti di Monza sulle tribune.

Il vecchio stadio Brianteo – pardon, U-Power Stadium dopo la firma del nuovo sponsor specializzato in calzature e abbigliamento da lavoro – sta cambiando pelle. I lavori sono tuttora in corso e sono indirizzati lungo due binari: la manutenzione straordinaria e l’adeguamento normativo dell’esistente – e ce n’era davvero bisogno visto lo stato di degrado in cui versava uno stadio ormai obsoleto, inaugurato alla fine degli anni Ottanta e quasi mai ritoccato; e l’ammodernamento con l’abbellimento di una struttura che si presentava ormai da tempo come una grigia cattedrale nel deserto che spuntava simile a un Moloch lungo viale Delle Industrie. E non è finita qui, dato che quest’anno proseguirà il restyling per rendere ancora meno austero e grigio lo stadio come richiesto dalla premiata coppia Berlusconi-Galliani.

A fare l’elenco dei lavori in corso o già effettuati c’è l’imbarazzo della scelta. Si parta dai primi. Entro l’inizio del campionato, arriveranno le nuove panchine e verranno abbattute le vecchie reti di recinzione alle spalle delle porte, croce e delizia della tifoseria più scalmanata. Il bianco e rosso proseguiranno a colorare mano a mano tutti gli ambienti visibili. Sulla tribuna Est – i vecchi Distinti – già dallo scorso anno campeggiavano i teloni con i profili degli edifici storici della città. Ma l’obiettivo, in vista della promozione nella massima serie, è quello di riaprire il settore al pubblico, ormai chiuso da anni. Attualmente la capienza dello stadio è stata portata a diecimila spettatori, ma l’obiettivo è di arrivare a 21mila.

Lo stadio è diventato fra l’altro ormai ufficialmente la sede della società: il Calcio Monza non è più in via Ragazzi del ’99, sede del centro di allenamento, ma ha casa proprio dentro lo stadio. L’80 per cento degli uffici è già stato trasferito lì, il resto vi troverà posto strada facendo. Gran parte dei lavori sono stati fatti già lo scorso anno, anche se con lo stadio chiuso al pubblico per Covid in pochi se ne sono potuti accorgere. Nelle curve sono state montate le poltroncine, nelle tribune sono stati sostituiti i vecchi sedili con sedute più comode e moderne. Anche la Tribuna Angelo Scotti è stata dotata di poltroncine. L’impianto di illuminazione con giochi di luce fantasmagorici era già entrato in funzione l’anno prima: progettato per adeguarsi alle necessità della serie B, è già stato predisposto per la massima serie. In tribuna hanno poi fatto la loro comparsa da tempo 4 sky box: una sorta di salottini vip, finora appannaggio soltanto di pochi, grandi club di caratura internazionale. Entrando nella struttura, nuovi gli spogliatoi e nuovissima la sala stampa e una sala conferenze sontuosa. Previsti anche gli spazi per studi televisivi. Peccato solo che la pandemia abbia impedito finora di utilizzarli, ma si spera di rifarsi quanto prima.

Lo stadio è stato inoltre dotato di un impianto di estrazione per il ricambio continuo dell’aria: fondamentale dal punto di vista igienico, anche in prospettiva Covid. Sistemati servizi igienici, biglietterie (ormai cadenti) e portineria, l’intera struttura è stata di fatto messa a norma con un consistente intervento di manutenzione idraulica ed elettrica. Installati nuovi cancelli scorrevoli e l’impianto di videosorveglianza. Rifatto pure il terreno di gioco. Roba per palati fini: non a caso oggi alle 18.30 l’Inter in amichevole ci giocherà con la Dinamo Kiev. A ottobre Italia-Svezia Under 21. E, in caso di A, si interverrà di nuovo per aumentare la capienza.