
Il fornaio del centro Guido Confalonieri
La gavetta di una volta, lui l’ha fatta. Perché allora non andavano di moda i bamboccioni, quei giovani riluttanti ad avvicinarsi al mondo del lavoro. Roba dell’altro mondo e di un’altra epoca per uno come Guido Confalonieri, 61 anni, gestore insieme al fratello Giuseppe, 55 anni, del Fornaio Golosone. Perché Guido, monzese residente ad Arcore, a 15 anni ha iniziato lavorare come pasticciere da un fornaio in via Guerrazzi. Da una trentina d’anni, però, il suo regno è il centro cittadino. Nel 1995, infatti, incomincia a gestire il Fornaio Golosone in piazza Garibaldi. Ha poi trasferito la sua attività nella sede attuale, in via Mapelli 6. Un posto ideale per osservare le abitudini dei monzesi che bazzicano questa zona. Chi per fare quattro passi nel salotto buono, chi per fare rotta verso il posto di lavoro. Tra i clienti ci sono persone che lavorano in Tribunale o negli studi nelle vie adiacenti. In effetti, sarebbe riduttivo ridurre il locale di via Mapelli a un semplice panificio, pasticceria e caffetteria. Questo, ormai, è un punto di incontro. "La maggior parte dei frequentatori - spiega Guido - è formata da clientela affezionata. Si viene qui per bere un caffè e scambiare quattro chiacchiere, per ritagliarsi uno spazio di tranquillità durante la giornata lavorativa". Il Fornaio Golosone è vicino all’Arengario. Qui, insomma, la “monzesitudine“ è una cosa seria. Non a caso, nel locale compare un gagliardetto del Monza, prigioniero di un’annata sciagurata. Guido, sull’argomento, azzecca un dribbling magistrale. "Ma non c’è un’altra domanda?".
Gianni Gresio