U-Power Stadium, 25 milioni di euro spesi per rinnovare lo stadio di Monza

Lo stadio Brianteo di Monza, ribattezzato U-Power Stadium, è stato rimesso a nuovo con 25 milioni di euro spesi in 5 anni. La capienza è passata da 4.999 a quasi 16mila spettatori. Interventi strutturali, nuove sale lounge, impianto audio e luminoso, tribuna stampa e l'idea di arrivare a 25mila spettatori.

U-Power Stadium, 25 milioni di euro spesi per rinnovare lo stadio di Monza

U-Power Stadium, 25 milioni di euro spesi per rinnovare lo stadio di Monza

Qualunque cosa debba accadere dopo la morte di Silvio Berlusconi, a Monza c’è un gioiello da cui partire: lo stadio Brianteo, ribattezzato U-Power Stadium per ragioni di sponsorizzazione (appena confermata). Costruito nel 1988, ma ormai pieno di magagne, senza più i requisiti per ospitare nemmeno una serie B, è stato rimesso completamente a nuovo negli ultimi cinque anni targati Fininvest. "Ci abbiamo speso 25 milioni di euro" aveva dichiarato lo stesso Silvio. La capienza è passata da 4.999 spettatori a quasi 16mila in A. Ultimo step, la riapertura lo scorso agosto della Tribuna Est (ex distinti) in tempi record. Ma proprio in questi giorni sono ripresi i lavori per realizzare nuove sale lounge, migliorare l’impianto audio e luminoso, ampliare la tribuna stampa.

Con una concessione di 45 anni da parte del Comune, che rimane proprietario della struttura, e con un modello dichiarato in testa, quello della Dacia Arena di Udine: l’idea è in futuro di abbassare gli spalti e aumentare la capienza fino a 25mila spettatori. Tutto in stand by, almeno per quest’anno. Appena arrivata, la nuova dirigenza si era ritrovata con un mucchio di problemi da risolvere. Dai cestini da svuotare e l’erba da tagliare al centro sportivo Monzello all’ascensore da installare allo stadio, dove in un trentennio c’era solo il buco da cui farlo passare. Gli interventi strutturali erano stati massicci. Due i binari seguiti: manutenzione straordinaria e adeguamento normativo dell’esistente; ammodernamento con l’abbellimento di una struttura che si presentava ormai da tempo come una grigia cattedrale nel deserto, un Moloch che accoglieva tristemente chi proveniva da viale Delle Industrie.

A fare l’elenco dei lavori effettuati c’è l’imbarazzo della scelta. Nuove panchine, abbattimento delle vecchie reti di recinzione alle spalle delle porte. Almeno all’inizio, teloni i profili degli edifici storici della città stesi sulle tribune in attesa di sistemarle. Lo stadio, diventato ufficialmente sede della società, è stato interamente dotato di nuove poltroncine, curve comprese. In tribuna hanno fatto la loro comparsa 4 sky box: una sorta di salottini vip, finora appannaggio soltanto di pochi, grandi club di caratura internazionale. Entrando nella struttura, nuovi gli spogliatoi e nuovissima la sala stampa e una sala conferenze sontuosa. Spazi per studi televisivi. Sistemati servizi igienici, biglietterie (ormai cadenti) e portineria, manutenzione idraulica ed elettrica. Nuovi cancelli scorrevoli e impianto di videosorveglianza. Rifatto pure il terreno di gioco. A nuovo anche i parcheggi.

Da.Cr.