Monza, le truffe on line... con madre e figlio

Vendevano soggiorni vacanza, telefonini ed elettrodomestici ma sparivano dopo aver incassato l’acconto

Truffe online, i carabinieri di Cremona hanno denunciato 5 persone

Truffe online, i carabinieri di Cremona hanno denunciato 5 persone

Monza, 11 giugno 2022 -  Mamma ha 68 anni ed è in pensione. Il figlio ne ha 47, e si arrabatta con lavoretti come corriere per agenzie interinali. Ma con il computer si arrangia più che bene. Insieme, avevano messo in piedi una piccola agenzia – si fa per dire – specializzata in truffe online. Vendevano infatti elettrodomestici o affitttavano case vacanze, incassando un acconto per poi sparire nel nulla.

La loro rete di truffe online, in tutta Italia, è stata però scoperta dai carabinieri della Compagnia di Monza, che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Monza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico dei due: liberi, piccoli precedenti il figlio, entrambi indagati in concorso per il reato di truffa aggravata e sostituzione di persona.

Le indagini – coordinate dalla Procuratrice della Repubblica Aggiunta Manuela Massenz e basate sui riscontri effettuati dai Comandi Arma – hanno consentito di documentare un consolidato sistema di truffe online, ideato dagli indagati.

Tutto è cominciato circa 4 anni fa, quando ai carabinieri di Monza è arrivata la prima segnalazione. C’era un cliente che aveva versato la caparra (una cinquantina di euro) per un telefono cellulare da 250, eppure pur avendo pagato non lo aveva mai ricevuto.

Andando a tenere sott’occhio il numero di cellulare e l’Iban a cui si faceva riferimento nella denuncia, i carabinieri si sono resi conto che le segnalazioni analoghe si accumulavano una dietro l’altra. E non più solo in Brianza, ma lungo tutto lo Stivale. Il modus operandi utilizzato dai truffatori era sempre lo stesso: proponevano sulla piattaforma “kijiji” l’acquisto di elettrodomestici, aspirapolvere, asciugacapelli, lavatrici, friggitrici, telefoni cellulari a prezzi stracciati, infine addirittura affitti di case vacanze in località turistiche (Jesolo in particolare). Allegavano annunci dettagliatissimi, foto stupende, prezzi sempre concorrenziali e, una volta ricevuto il pagamento su carte prepagate o conti correnti accesi in Monza (sempre gli stessi), omettevano di fornire il bene/servizio pattuito rendendosi irreperibili.

Contestualmente all’applicazione delle misure (entrambi i destinatari sono stati rintracciati nella Bergamasca, a Calcinate), i militari hanno proceduto al sequestro preventivo di cellulari e carte prepagate sulle quali venivano veicolati gli indebiti pagamenti, mentre altri due individui sono indagati a piede libero per i medesimi reati. In totale le indagini hanno consentito di ricostruire 28 truffe commesse ai danni di vittime di tutto il territorio nazionale per un profitto di 8.000 euro circa.