Monza, l'auto con lo sponsor non arriva: class action dei beffati

I beffati sono un centinaio, il pasticcio di tre aziende fallite dietro il salone

La protesta portata alla ribalta da Striscia La Notizia

La protesta portata alla ribalta da Striscia La Notizia

Monza, 22 marzo 2018 - Un pemtolone dove ribollono decine e decine di casi, pare almeno un centinaio. E dove ballano decine e decine di migliaia di euro. Anzi, centinaia. Un tourbillon di scatole cinesi. Aziende che falliscono e riaprono, con altro nome. Ma con un modus operandi che prosegue, con le medesime modalità. Si allarga a macchia d’olio, con il passare dei giorni, la situazione di estrema criticità che riguarda un Autosalone in Brianza. Lo stesso oggetto di un servizio di Striscia la Notizia di settimana scorsa. Lo stesso che vede un centinaio di clienti inviperiti, per le auto non consegnate o consegnate dopo estenuanti ritardi, o ancora con grandi problematiche nella documentazione, nonostante il pagamento per intero, in anticipo.

Molti di essi hanno riempito le caserme di carabinieri, di guardia di finanza, gli uffici delle procure, di esposti, denunce, segnalazioni. E due battagliere donne – Laura Stucchi e Delia Zaccaria - stanno cercando di tirare le fila, per portare a termine una azione di gruppo, in modo che sia più forte ed efficace, almeno per recuperare i soldi. Impresa che non si annuncia semplice, visto che il Salone in oggetto, a conduzione famigliare, viene da una situazione quanto mai intricata. Fatta di almeno tre aziende fallite. L’ultima è stata dichiarata fallita dal tribunale di Monza nell’ottobre del 2017. Il curatore fallimentare sta mettendo insieme tutti i creditori. Per un buco che supererebbe di molto il milione di euro, anche nei confronti del fisco. C’è ancora un anno di tempo circa, per chi vanta un credito, per farsi avanti.

Nel frattempo, spulciando tra le pieghe del web sono decine le segnalazioni e le denunce di utenti che si sentono truffati, raggirati, presi in giro, che popolano vari siti specializzati nella vendita di auto, ma anche il profilo dello stesso salone e quelli di portali a difesa dei consumatori. Persino da chi alla fine l’auto l’ha ricevuta, però... «Ad ottobre 2017 ho acquistato un’auto che mi hanno consegnato con molta fatica - racconta un cliente - sprovvista di garanzia che ad oggi non è mai stata attivata, inoltre al momento del ritiro la macchina non era coperta di revisione prevista da legge. Aggiungo che a causa dei numerosi e ripetuti problemi meccanici sono rimasto a piedi per diverso tempo, sprecando anche giornate di lavoro».

Oppure, «esperienza pessima - fa eco un altro cliente dell’Autosalone - con tutte le macchine che abbiamo acquistato io e la mia famiglia, è la prima volta che mi trovo ad avere problemi di inadempienza contrattuale da parte del venditore per non parlare della scortesia e la presa in giro da parte dei proprietari e alcuni dipendenti». «Non siamo truffatori, siamo qui a lavorare e a cercare di sanare tutte le situazioni, che sono semplici ritardi e problematiche», la replica dell’Autosalone.