SONIA RONCONI
Cronaca

Tromba d’aria, 20 minuti di terrore e 80mila euro per riparare i danni

Il Comune tenta di farsi riconoscere lo stato di calamità dalla Regione

I danni maggiori della tromba d’aria si erano concentrati nelle vie Mazzini, Milite Ignoto e Saba

Barlassina (Monza e Brianza), 18 luglio 2016 - Lo scorso 16 giugno la tromba d’aria che ha colpito Barlassina ha creato diversi danneggiamenti a edifici comunali per una somma di circa 78mila euro. Questi sono i danni stimati dai tecnici comunali, ora si passerà alla fase successiva, ovvero chiedere il rimborso per la calamità naturale alla Regione. In questi giorni è in corso, pure, il conteggio dei danni provocati dalla tromba d’aria ai privati che devono consegnare alla Polizia locale la cifra documentata per ottenere i risarcimenti. Quindi il tutto sarà inviato in Regione in attesa di ottenere i risarcimenti.Quel pomeriggio del 16 giugno una tromba d’aria aveva fatto cadere un centinaio di piante e danneggiato 3 case e 15 veicoli. Venti minuti di terrore per i residenti. In paese era stato un putiferio con un centinaio di alberi caduti. Molti al suolo, qualcuno su automobili o su abitazioni. Gli interventi più problematici erano stati nelle vie Mazzini, Milite Ignoto e Saba, dove gli alberi avevano raggiunto i cavi della corrente elettrica.

Oltre alle piante abbattute, la tromba d’aria aveva fatto volare tegole dagli edifici (anche nel palazzo municipale). Questo aveva comportato interventi anche nella centralissima corso Milano. Alcune delle tegole avevano colpito un’auto della Polizia locale. In via Piave la tromba d’aria aveva scoperchiato il capannone di un’azienda che si occupa di intaglio dei mobili. «Con l’avanzo di bilancio – spiega il sindaco Piermario Galli - abbiamo sistemato i danni causati ai beni comunali. Speriamo che la nostra richiesta di risarcimento venga accolta dalla Regione sia per l’Amministrazione che per i cittadini che hanno dovuto affrontare danni causati da un avvenimento di portata mai vista a Barlassina».

Il dossier che sarà preparato dagli uffici comunali sarà poi trasmesso a Regione Lombardia, alla quale è già stata formulata regolare richiesta di riconoscimento della calamità naturale. A quel punto, gli uffici della Regione verificheranno singolarmente i casi e provvederanno eventualmente ai risarcimenti. La speranza di tutti è che l’iter sia completato in tempi brevi. Conclude il sindaco: «Sono stati venti minuti di vero inferno per tutta la comunità, quella tromba d’aria ci ha colti di sorpresa. Devo ringraziare i cittadini che si sono rimboccati subito le maniche, com’è loro abitudine, ma anche gli agenti della Polizia locale e l’Ufficio Tecnico che hanno lavorato fino a tarda notte assieme ai Vigili del fuoco e alle quattro squadre della Protezione civile». Con loro era presente anche la Croce Rossa, pronta ad allestire un campo con le brandine, ma non è stato necessario: delle tre famiglie originariamente evacuate in via Trento, due hanno potuto fare rientro nella loro abitazione dopo il sopralluogo dei tecnici, la terza si è trasferita da parenti a Seveso. Ora tutto è finito, ma quella tromba d’aria è costata quasi 80mila euro alla comunità.

sonia.ronconi@ilgiorno.net