ANTONIO CACCAMO
Cronaca

Treni, i pendolari: "La beffa del bonus per i ritardi"

Gianluca Morelli, comitato pendolari: "Il danno che subiamo non dovrebbe essere ripagato con uno sconto. vorremmo convogli meno carichi e più puntuali"

Pendolari

Monza, 24 agosto 2018 - «Il danno che siamo costretti a subire non può certo essere ripagato con uno sconto. Vorremmo viaggiare su treni in orario e meno carichi, mentre ci muoviamo su treni che sembrano scatole di sardine». Gianluca Morelli è uno storico «militante» di comitati di pendolari, prima ad Arcore, dove ne ha fondato uno, ora a Carnate: «Il bonus - ripete - è un palliativo. Non cambia la vita di noi pendolari. È un riconoscimento minimale. Anche perché mi pare che dall’1 settembre aumenterà il prezzo dei biglietti e degli abbonamenti settimanali. Non quelli mensili e annuali».

A far discutere è l’ennesimo «sconto-pendolari» annunciato da Trenord per settembre: «I bonus ormai ci sono tutti i mesi. Segno che il servizio è decaduto». L’azienda che gestisce gli spostamenti dei pendolari lombardi ha annunciato che anche a settembre i clienti, anche quelli delle linee brianzole, «godranno» di una riduzione sul prezzo degli abbonamenti. Era successo anche nei mesi precedenti. Molte linee lombarde non hanno rispettato lo standard di affidabilità previsto dal Contratto di servizio Trenord.

Tra le tratte che interessano i brianzoli troviamo Milano-Carnate-Bergamo e Milano-Carnate-Lecco. Stessa sorte per il Besanino, Lecco-Molteno-Monza-Milano, Chiasso-Como-Monza-Milano, Saronno-Seregno-Milano-Albairate. Per queste direttrici sarà possibile acquistare l’abbonamento mensile di settembre con uno sconto applicato del 30%. Gli abbonati annuali, invece, potranno richiedere il Bonus (massimo 10%) alla scadenza di validità del proprio abbonamento.

Dall’inizio dell’anno è l’ottava volta che succede. l Bonus è una forma di rimborso che viene riconosciuto agli abbonati nel caso in cui Trenord non rispetti lo standard minimo di affidabilità previsto dal Contratto di Servizio. Tale standard è definito da un «valore sogli»« al superamento del quale la società ha l’obbligo di rimborso.

L’indice di affidabilità è del 5%. Se si supera scattano i rimborsi. Per ciascuna direttrice vengono sommati mensilmente i minuti di ritardo superiori ai 5 minuti accumulati dalle singole corse ai minuti delle corse totalmente soppresse. Il dato così ottenuto viene rapportato alla durata complessiva di tutte le corse di quella linea. «Sarebbe bene - ragiona Morelli - che le statistiche non le facesse Trenord, la Regione Lombardia, che è un ente terzo». In ogni caso su 27 linee lombarde, solo 4 hanno superato il test e sono sotto la soglia minima. Sono: Tirano-Sondrio-Lecco-Milano, Chiavenna-Colico, Seregno-Carnate, Mortara-Novara. Da segnalare che le due linee peggiori, sulla base dell’indice di affidabilità stilato da Trenord, sono la Chiasso-Como-Carnate-Milano e la Bergamo-Carnate-Milano.