CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Festa della Repubblica in Villa Reale. Il sindaco Pilotto e il dialogo: "Comuni e Province fondamentali"

Una studentessa ha letto il messaggio di Mattarella mentre i pompieri srotolavano la bandiera sulla facciata. Le parole del prefetto durante l’evento nel luogo che fu residenza dei Savoia e della Guardia Repubblicana.

La bandiera dell’Italia è stata srotolata dai pompieri sulla facciata della Villa Reale, nel cortile le autorità militari e civili

La bandiera dell’Italia è stata srotolata dai pompieri sulla facciata della Villa Reale, nel cortile le autorità militari e civili

Ieri, mentre tante famiglie e visitatori si apprestavano a visitare la Villa Reale, nel cortile d’onore si è celebrata la 79’ Festa della Repubblica, per ricordare quel 2 giugno 1946 e il referendum con il quale si chiese a tutti gli italiani di scegliere tra monarchia e repubblica. Il destino della reggia di Monza, da residenza monarchica, a Comando della Guardia Nazionale Repubblicana durante la Repubblica sociale italiana e oggi teatro delle celebrazioni di quella repubblica nata sulle ceneri degli orrori nazi fascisti. Ne ha fatto rapido riferimento il sindaco Paolo Pilotto nel suo saluto istituzionale.

"Celebriamo non solo per ricordare, ma anche per confrontarci con l’attualità della vita della nostra Repubblica e dell’ordinamento dello Stato, e sul ruolo giocato dall’Italia nel confronto con le altre nazioni" ha ricordato. Ha poi accennato al ruolo di Comuni e Province, i più vicini alle esigenze e alle richieste dei cittadini. "Celebrare la Repubblica è anche celebrare il loro ruolo perché democrazia, libertà, attenzione ai cittadini e ai corpi intermedi non sono solo garantite dalla programmazione centrale o regionale, ma prendono spesso forma attraverso le relazioni locali, nel dialogo continuo tra comunità, sindaci e presidenti delle province".

La cerimonia si è svolta come da manuale, con la partecipazione dei sindaci, delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco che hanno srotolato la bandiera italiana dalla facciata della Villa; la lettura, da parte di una studentessa, del discorso del presidente Sergio Mattarella ai prefetti, in cui ribadisce l’importanza della legalità e della sicurezza all’interno del Paese. "La Festa della Repubblica è da sempre appuntamento in cui le componenti di ogni comunità territoriale si incontrano nelle piazze italiane per celebrare il patto fondativo della Costituzione - ha ricordato la prefetta Patrizia Palmisani -. Bisogna rammentare quanto fu laborioso e non scontato arrivare a stipularlo. Nei mesi precedenti al referendum e poi in quelli successivi, fino alla costituzione dell’Italia repubblicana, il Paese era ancora sofferente e diviso tra monarchia e repubblica, fascisti e antifascisti, città e campagna, nord e sud. L’Italia era un Paese alla ricerca di una identità e ancora in guerra con se stesso. Ma ha saputo rimanere unita e riparare se stessa".

Il vice presidente della Provincia Claudio Rebosio ha ricordato l’articolo 11 della Costituzione come ripudio della guerra, verso la costruzione del dialogo per la pace.