BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Tre veterani per Bernareggio. Piazza e l’eredità di Esposito. Longhi e Tornaghi per cambiare

L’imprenditore raccoglie il testimone del primo cittadino uscente alla guida del municipio da due mandati. L’ex assessora della giunta Biella punta al ribaltone come il geometra in politica da 30 anni.

Tre veterani per Bernareggio. Piazza e l’eredità di Esposito. Longhi e Tornaghi per cambiare

Tre veterani per Bernareggio. Piazza e l’eredità di Esposito. Longhi e Tornaghi per cambiare

Una poltrona per tre a Bernareggio. Tre veterani - Gianluca Piazza, Cinzia Longhi e Stefano Tornaghi - chiedono fiducia agli elettori: fra loro c’è il futuro sindaco. Piazza, imprenditore, 50 anni, raccoglie il testimone da Andrea Esposito, alla guida del Municipio per due mandati. L’erede "nel segno della continuità", già presidente del consiglio comunale, promette "una ventata di novità" con una città "sempre più accogliente, integrata e unita". La sua lista è “Bernareggio per tutti“, centrosinistra. "Ci sono progetti da chiudere Palazzo Landriani in primis – dice il candidato – massimo impegno sul welfare, in caso di vittoria lanceremo il portierato sociale, aiuteremo chi vive solo, non solo con la spesa e servizi quotidiani, ma anche nel portare a termine piccole incombenze burocratiche riavvicinando così i cittadini al Comune". Secondo punto forte, "il Piano urbano del traffico, il tema è una priorità, ci affideremo ai tecnici del Piano di governo del territorio, gli amministratori non possono sostituirsi agli esperti". Tema che si collega "alla necessità della tangenzialina esterna", altro tassello essenziale del progetto taglia-code. I conservatori puntano su Longhi, 62 anni, imprenditrice. È lei, ex assessore al bilancio nella giunta Biella, alla testa di “Progetto Bernareggio“, sostenuta da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. "Una squadra compatta e motivata per ridare dignità al paese, il nostro sarà un impegno concreto per la ‘città del fare’". Fra gli elementi cardine del programma "la rigenerazione dei centri storici con il recupero del patrimonio edilizio, ma anche delle aree dismesse sulle quali creare spazi pubblici e parcheggi diffusi per evitare quartieri dormitori". Promette "riqualificazione per Palazzo Landriani e per Palazzo Solera Mantegazza che potrebbe diventare un polo sanitario", restyling "anche per le ciclabili e per la viabilità principale", "eliminazione dei semafori da sostituire con rotatorie".

Infine, Tornaghi, 57 anni, geometra, alla testa di “Insieme“ prosegue un impegno politico e amministrativo durato 30 anni, è consigliere di opposizione, prima sotto le insegne della Lega, ora con la formazione nata sempre in area centrodestra che ha optato "per un percorso civico". "Il problema più grosso che abbiamo è la viabilità, stretti fra due provinciali caotiche, la 177 e la 3, con tre semafori, vere e proprie camere a gas nelle ore di punta". Il rimedio? "La nuova bretellina al confine con Aicurzio dietro al Conad, che sposterebbe il traffico parassita all’esterno senza più attraversarci. Un’opera legata a Pedemontana da quando si è ricominciato a parlare dell’autostrada, ma necessaria a prescindere per salvaguardare qualità della vita e l’ambiente".