BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Travolta in Albania da un furgone. Dolore alla St per la morte di Elena

L’operaia 31enne era in vacanza nei Balcani con il marito, il giro in motocicletta era un regalo di compleanno. I colleghi hanno ricordato la loro compagna e amica con una cerimonia intima ai cancelli di via Olivetti.

Travolta in Albania da un furgone. Dolore alla St per la morte di Elena

Travolta in Albania da un furgone. Dolore alla St per la morte di Elena

L’impatto con il furgone, il volo sull’asfalto della motociclista, la corsa all’ospedale. Non c’è stato niente da fare per Elena Radaelli: l’operaia 31enne della St di Agrate è morta poco dopo il ricovero al Trauma Hospital di Tirana. Troppo gravi le ferite causate dall’incidente, martedì scorso in Albania.

La vacanza nei Balcani con il marito Gennaro Mancuso era il regalo per il suo compleanno, una delle avventure in sella che la coppia raccontava sui social: i coniugi avevano creato la pagina “Scoppiati in moto“, famosa in rete. Scatti e video sempre insieme al loro Twin, il cagnolino-mascotte. Questa volta l’itinerario prevedeva le strade di Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro, Grecia e Puglia. Un pezzo di quel viaggio del mondo che i due sognavano da sempre.

A mettere fine a tutto è stato l’uomo, poi arrestato, alla guida del camioncino che ha centrato in pieno la donna, che viaggiava sul proprio mezzo. Una tragedia che ha colpito profondamente i colleghi, che sabato hanno ricordato Elena con una cerimonia intima ai cancelli di via Olivetti, gli stessi ai quali sarebbe dovuta tornare presto. L’aspettavano in reparto "e invece non li varcherà più". Nata a Fiorenzuola, dove oggi alle 14.30 saranno celebrati i funerali, la vittima aveva vissuto a lungo a Piacenza e poi si era trasferita a Trezzo, dove abitava da tempo con la famiglia. Per salutarla in Brianza sono arrivati in tanti e chi non ce ‘ha fatta, si è affidato alla rete. Gruppi di motociclisti, la Uilm-Uil provinciale, i compagni di infanzia. Tutti increduli, tutti a ricordare "il suo sorriso e la sua bontà". Nel cuore di ciascuno è stampata la galleria di foto che ha fissato per sempre la sua voglia di vivere, la passione per la natura e per gli animali. L’abbraccio collettivo è per i genitori, distrutti, e per Gennaro che ha cercato di avvisarla del pericolo con l’interfono quel maledetto giorno.

Il 19 settembre, i coniugi erano appena usciti dal campeggio nel villaggio di Lin, a Pogradec, dove avevano trascorso la notte, quando il marito ha visto il furgoncino correre come una scheggia. "Fermati", le ha detto lui, che si era avviato per primo con Twin. Ma Elena non è neanche riuscita a sentire tutto. Se ne è andata con quell’ultimo gesto d’amore del suo uomo.