Monza, già spesi oltre 9 milioni per lo stadio. Per la serie A obiettivo 18mila posti

La nuova proprietà Berlusconi-Galliani ha investito molto sulle strutture. La capienza al momento è di 10mila spettatori, si punta ai 22mila

L'U-Power Stadium

L'U-Power Stadium

Monza, 6 giugno 2022 - Quando arrivarono al Monza, quattro anni fa, strabuzzarono gli occhi. Erba alta, anche al centro sportivo Monzello. I cestini della spazzatura mancavano o erano stracolmi. Lo stadio Brianteo (oggi ribattezzato U-Power Stadium), inaugurato nel 1988 quando si sognava la serie A (sfiorata dieci anni prima, però), appariva come una cattedrale nel deserto. Grigia, vuota, piena di magagne. Al posto degli ascensori c’erano da trent’anni soltanto i buchi, dentro nessuna cabina. Addirittura c’era chi favoleggiava che negli anni bui del primo fallimento, nei sottoscala ci avesse dormito qualcuno dei giocatori stranieri sfrattati perché nessuno pagava più l’affitto.

Adriano Galliani, proprio allora, decise che oltre alla squadra, occorreva mettere mano decisamente al portafogli per avere uno stadio che un giorno fosse in grado di ospitare la serie B e poi addirittura la A. La tribuna d’onore è stata immediatamente ribaltata, a costo zero, evitando le rampe di scale necessarie per raggiungerla agli ospiti di riguardo più anziani, mentre nel frattempo si provvedeva a realizzare un vero ascensore. Ma poi c’era la manutenzione ordinaria e straordinaria, quella che mancava da sempre, con l’adeguamento normativo dell’esistente, scongiurando il rischio che qualche ufficio facesse chiudere tutto per inagibilità. Nei primi tre anni, la Fininvest ha immesso almeno 9 milioni nella struttura.

Un impianto di illuminazione stratosferico, con luci fantasmagoriche, con la potenza in kilowatt necessaria non solo per la B, ma per la serie A. E poi l’ammodernamento con l’abbellimento di una struttura che apparisse finalmente meno grigia. Nuove panchine, vecchie reti abbattute. Sulla tribuna Est – i vecchi Distinti – sono stati stesi teloni bianchi e rossi coi profili degli edifici storici della città. Nelle curve sono state montate le poltroncine, nelle tribune sono stati sostituiti i vecchi sedili con sedute più comode e moderne. In tribuna hanno poi fatto la loro comparsa 4 sky box: una sorta di salottini vip, appannaggio soltanto di pochi, grandi club di caratura internazionale.

Entrando nella struttura, nuovi gli spogliatoi, sala stampa e sala conferenze sontuosa, spazi per studi televisivi. Lo stadio è stato inoltre dotato di un impianto di estrazione per il ricambio continuo dell’aria: fondamentale dal punto di vista igienico, anche in prospettiva Covid. Sistemati servizi igienici, biglietterie (ormai cadenti) e portineria, l’intera struttura è stata di fatto messa a norma. Nuovi i cancelli scorrevoli e l’impianto di videosorveglianza. Rifatto pure il terreno di gioco. La capienza dello stadio è stata portata a 9.999 spettatori, ma l’obiettivo è di arrivare 18 e poi a 22mila, riaprendo i vecchi Distinti e coprendo le curve. Prima serviranno i tornelli, e i permessi che l’Amministrazione comunale ha già garantito. Entro la fine dell’estate dovrebbe essere tutto a norma.