DARIO CRIPPA
Cronaca

Tragedia a Monza: Moallem Messaouda muore in un incendio domestico

Moallem Messaouda, 70 anni, trovata morta nel suo appartamento a Monza. Indagini in corso sull'incendio domestico.

Moallem Messaouda, 70 anni, trovata morta nel suo appartamento a Monza. Indagini in corso sull'incendio domestico.

Moallem Messaouda, 70 anni, trovata morta nel suo appartamento a Monza. Indagini in corso sull'incendio domestico.

L’hanno trovata nel suo letto, come se fosse ancora addormentata. Forse potrebbe non essersi nemmeno accorta di quanto stava accadendo Moallem Messaouda, 70 anni, la donna di origine algerina morta ieri mattina nel suo appartamento alle case popolari di via Tiziano Vecellio 13. Quando i vigili del fuoco sono riusciti a entrare, il suo appartamento era avvolto ormai dalle fiamme e la donna era semi-carbonizzata, anche se il decesso era avvenuto con ogni probabilità molto prima. Lo chiarirà comunque dopo l’autopsia disposta dal magistrato di turno. Un incidente domestico dagli esiti tragici ieri mattina presto ha risvegliato amaramente un caseggiato alla periferia di Monza. Accade tutto al quartiere San Donato, in via Vecellio 13, dove ci sono sei palazzine in mattoni rossi, ciascuna di tre piani. Le case sono di proprietà comunale e ospitano persone in difficoltà, secondo la formula del cosiddetto “housing sociale“.

Qui viveva da sola anche Moallem Messaouda. La figlia e alcuni parenti vivono in Piemonte, a Domodossola. E per un po’ di tempo ci era stata anche lei, alle prese con problemi di salute e alle vertebre in particolare che la costringevano a indossare un busto che toglieva solo la notte. L’idea si trasferirsi definitivamente a Domodossola però non l’aveva mai convinta, la voglia di indipendenza evidentemente era troppo forte. E così era tornata a Monza, anche se i vicini non la ricordano come una gran chiacchierona. "Riservata, ci si salutava appena e poco più", ripetono i vicini. "Ogni tanto discuteva con mio figlio quando faceva delle feste con amici perché diceva che la disturbavano", aggiunge una donna, venuta a informarsi di quanto accaduto. Ieri, l’incendio. Tutto sarebbe partito dal malfunzionamento della stufa elettrica o comunque da un problema all’impianto elettrico della casa. Pare che ultimamente la donna avesse problemi con la caldaia, anche se nel complesso edilizio nessuno aveva mai denunciato guai simili, e si servisse appunto di un manufatto elettrico. Durante la notte, la scintilla, il fuoco e il fumo. Moallem Messaouda è morta così, soffocata, prima che si propagassero le fiamme, spente alle 7 del mattino dai vigili del fuoco del Comando provinciale di Monza con due autopompe, autoscala, carro soccorso e la vettura del funzionario di guardia, intervenuti quando i vicini hanno notato il fumo che usciva dall’appartamento al terzo piano della micro-palazzina in cui viveva la donna. Le indagini sono in corso.

Al momento è stato escluso che le fiamme siano partite da una sigaretta, dato che come appurato la donna aveva smesso da tempo con il fumo. Piuttosto, sembra che le fiamme abbiano attecchito rapidamente perché l‘appartamento era pieno zeppo di carta e suppellettili varie, circostanza che ha fatto ipotizzare che la vittima fosse in qualche modo una “cumulatrice seriale”. A occuparsi delle indagini, comunque, saranno gli agenti della Questura di Monza, intervenuti ieri mattina assieme agli agenti della polizia locale. Sul posto, oltre all’ambulanza e all’automedica inviate da Areu, sono poi arrivate le pompe funebri. In giornata sono arrivati prima il cognato della vittima e poi la figlia residente fuori regione. L’appartamento è stato posto sotto sequestro, mentre è stato dichiarato agibile il resto del caseggiato, intaccato solo parzialmente dalle fiamme dell’incendio. Ieri sera in consiglio comunale l’assessora Andreina Fumagalli ha espresso rammarico per la tragedia: "Conoscevo la signora, era seguita dai servizi sociali che erano attivi per aiutarla a ricongiungersi con i suoi familiari".