
L'agenzia auto sequestrata a Cesano
Cesano Maderno (Monza Brianza), 20 maggio 2017 - Sequestrata l'agenzia di pratiche auto e sottoposti all’ordinanza di custodia cautelare, C.A. di anni 58 e A.D. di anni 34, titolari dell’ufficio di Cesano Maderno per associazione a delinquere finalizzata al furto, riciclaggio, ricettazione di autovetture e truffa. A finire nei guai sono madre e figlio, i due titolari dell’Agenzia Colucci di in via Kennedy, a Cesano Maderno, nel quartiere di San Bernardo.
È stata la Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Milano coordinata dal Sostituto Procuratore David Monti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, ad individuare e sgominare l’organizzazione criminale operante in Brianza e nel milanese, dedita al furto, riciclaggio e ricettazione di veicoli su tutto il territorio nazionale. Le indagini hanno portato ad individuare e sequestrare più di 110 Fiat 500, oltre ad autocarri Iveco ed autoveicoli Range Rover, e stabilire un giro d’affari di più di mezzo milione di euro, guadagnati illecitamente creando enormi danni economici agli ignari acquirenti.
Operazione «500» questo il nome dell’inchiesta che negli ultimi 3 anni è partita dalla denuncia querela per truffa sporta da una cittadina italiana che, dopo aver acquistato Fiat 500 usata presso una rivendita veicoli di Trezzano sul Naviglio, ha scoperto che il chilometraggio della vettura era stato contraffatto. La vettura è stata poi controllata scoprendo altri problemi, relativi ad alcune caratteristiche tecniche e all’alterazione del numero di telaio.L’auto è risultata anche rubata e dopo essere stata sequestrata, è stata restituita al legittimo proprietario. L’indagine ha permesso di accertare una vera e propria organizzazione criminale con propaggini in tutta Italia e che vedeva la partecipazione di ladri d’auto, agenzie di pratiche auto, laboratori di tipografia, officine di elettrauto e meccaniche, autosaloni compiacenti e soggetti prestanome i quali avevano organizzato un traffico di autovetture rubate nel milanese.
I mezzi venivano reimmatricolate in Italia mediante l’utilizzo di documenti di circolazione francesi, spagnoli, tedeschi e del Principato di Monaco rubati all’estero o falsificati, facendo così apparire le auto come provenienti dai paesi Europei. Il tutto avveniva con la complicità di una agenzia di pratiche auto di Cesano Maderno. Le vetture «ripulite» venivano reimmesse sul mercato dell’usato tramite la compiacenza di un autosalone di Trezzano e rivendute ad ignari acquirenti. Nei guai oltre a madre e figlio brianzoli, anche altre 8 persone italiane raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare. Si tratta di F.S. di anni 73, F.M. di anni 81, M.B. di anni 42, C.D. di anni 45, F.W. di anni 68, D.P. di anni 56, organizzatori, e di G.A. di anni 48 e C.C. di anni 42, titolari di un autosalone di Trezzano sul Naviglio, tuttora in fallimento.