Tra i primi clienti lo stellato Oldani e Eataly Milano. Smeraldo

Il borgo di Mezzago celebra l'asparago rosa con il supporto di chef stellati e Eataly Milano Smeraldo. La sagra è un esempio di sostenibilità e identità territoriale, con il Comune che ha giocato un ruolo chiave nel suo successo. La produzione green ha ottenuto riconoscimenti importanti, inclusa la designazione di Sagra di qualità.

Tra i primi clienti lo stellato Oldani e Eataly Milano. Smeraldo

Tra i primi clienti lo stellato Oldani e Eataly Milano. Smeraldo

L’asparago rosa ha anche testimonial speciali, lo chef stellato Davide Oldani (nella foto) e Eataly Milano Smeraldo, lo store che promuove l’agroalimentare del Paese, dove l’ortaggio brianzolo è diventato una presenza fissa di stagione.

"Abbiamo già consegnato i preziosi mazzetti a entrambi – dice Antonio Colombo della Pro loco – sono vetrine importanti per il nostro progetto". Perché la Sagra e la coltivazione qui non sono solo questione di soldi, "ma anche di sostenibilità e di riscoperta di un’identità che ha saputo guardare al futuro. Un esempio di economia circolare prima che fosse di moda".

Nel piccolo borgo di Mezzago, il ritorno in campagna ha avuto per regista le istituzioni. Erano i tempi della giunta guidata da Vittorio Pozzati. "Senza il Comune – ricordano i produttori – non ce l’avremmo fatta".

Una storia antica e rigorosamente green: "Sulla produzione abbiamo unito le forze e siamo stati premiati – aggiungono –. Le soddisfazioni sono tante, avere raggiunto il mercato di Slow Food, a Milano, è una di quelle più importanti".

Dall’anno scorso la kermesse si fregia del titolo di Sagra di qualità "un riconoscimento che arriva dall’Unione nazionale Pro loco d’Italia non solo per la valorizzazione di un prodotto, ma per l’amore e il rilancio del territorio che ne è derivato".

Bar.Cal.