Si vociferava da inizio estate, e alla fine è accaduto davvero. Uno scossone politico nella giunta comunale. Ieri mattina il sindaco di Monza Paolo Pilotto con un decreto ha destituito dall’incarico l’assessora Giada Turato, revocando le sue deleghe a Mobilità, Ambiente ed Energia, momentaneamente passate a lui in attesa di una nuova nomina.
Una possibilità che trapelava dai corridoi di piazza Trento e Trieste, ma che fino a ieri non si capiva quanto derivasse da una volontà del sindaco stesso. Nel corso di questi due anni di giunta Pilotto, l’assessorato di Turato è stato quello più discusso e soggetto a critiche a livello politico, sia in Consiglio comunale - soprattutto da parte di alcuni consiglieri come Martina Sassoli del Gruppo Misto (già assessora all’Ambiente durante l’ex giunta Allevi) e Paolo Piffer di Civicamente - sia fuori, da parte in particolar modo di Italia Viva. Nel mezzo anche tante rimostranze dei cittadini, dovute soprattutto alla gestione della raccolta rifiuti (per problemi con la ditta Sangalli risalenti già alla scorsa giunta), ad alcune questioni di viabilità, soprattutto per la realizzazione di alcune piste ciclabili, e all’illuminazione pubblica (i cui lavori di rinnovamento sono in corso). Criticità che appartengono alla storia di Monza, sia recente (come nel caso dei rifiuti), che antica, come in quello della viabilità, per cui l’opinione pubblica anche in questo momento si sta dividendo tra chi attribuisce responsabilità dirette a Turato, e chi pensa sia finita per essere il capro espiatorio di tutto. Il primo cittadino, nel comunicato che ha diramato, dopo aver riconosciuto l’impegno e la dedizione con cui l’assessora in questi due anni si è occupata di un lavoro particolarmente gravoso, ha chiarito come la scelta sia stata dovuta allo "svilupparsi, nel tempo, di dinamiche e situazioni che hanno creato incertezze nelle relazioni tra l’assessora e gli uffici, oltre ad incomprensioni nelle attività collegiali di Giunta e di Consiglio e fraintendimenti nel rapporto con l’opinione pubblica". Plaude alla scelta l’ex assessora Sassoli, da tempo aperta avversaria della Turato. "Pilotto, meglio tardi che mai! – ha scritto la consigliera in una nota – L’aver licenziato Giada Turato non può che trovarci d’accordo vista l’assoluta inconsistenza del personaggio, inconsistenza denunciata più volte da noi politici così come dalla città".
Non meno duri gli oppositori di sempre di Italia Viva, che sono usciti dalla coalizione di centro-sinistra nel novembre 2023 proprio in polemica con l’operato di Turato. "Ricordiamo che come Italia Viva Monza, primi fra tutti, avevamo denunciato l’inadeguatezza dell’assessora a ricoprire tale incarico – scrivono nel loro comunicato –. Riteniamo che questa sia una nostra vittoria politica e auspichiamo che il sindaco sappia scegliere le figure adeguate che possano essere all’altezza del compito".
A fronte di critiche tranchant, c’è anche però chi ha espresso parole di vicinanza e di solidarietà all’ex assessora. Il Partito Democratico con un comunicato l’ha ringraziata per il notevole lavoro svolto finora - tra cui molti provvedimenti e progetti avviati come per metropolitana M5 e la stazione ferroviaria di Monza Est - definendo come un impegno fin troppo gravoso quello affidatole con le sue complicate deleghe, ed auspicando che possa continuare la sua attività politica con nuovi incarichi. Una carezza poi - forse inaspettata - le arriva dalla Lega, che è insieme uno schiaffo al Pd. "Il Comune si priva di una persona con competenze preziose nel settore degli appalti, dei capitolati e dei contratti – osserva la segretaria della Lega di Monza Roberta Gremignani –. Del resto il Pd non ha mai digerito che una non tesserata fosse stata a sorpresa la più votata".