Tempesta a Ornago: Auto Distrutte, Devastati i Campi di Mais

Tempesta a Ornago: danni alle auto, parco giochi e bancarelle; Coldiretti valuta stato di calamità; conseguenze del cambiamento climatico con piogge brevi e intense.



Tempesta a Ornago: Auto Distrutte, Devastati i Campi di Mais

Tempesta a Ornago: Auto Distrutte, Devastati i Campi di Mais

La conta dei danni a Ornago dopo la tempesta è pesante soprattutto per gli automobilisti che si sono ritrovati con la macchina distrutta dal crollo di un pezzo di recinzione del campo da calcio dell’oratorio. Ma non è la sola situazione critica nel borgo alle porte di Monza: via Roma, dove è caduto anche un cedro del Libano secolare che ha sfiorato una villetta, resterà chiusa “fino al completo ritorno alla normalità“, spiegano in Comune. Stesso iter per il parco giochi di via Verri: “Non sarà riaperto finché non verrà rimesso in sicurezza“. Il piccolo centro della Brianza Est è stato il più colpito dalla furia del maltempo. A Vimercate, a rimetterci sono stati anche parecchi ambulanti, il vento ha letteralmente spazzato via le bancarelle e ora si contano i danni e i parchi in città sono stati riaperti solo ieri mattina, dopo una giornata di grandi pulizie.

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Dappertutto le stime sono ancora in corso. Non quelle di Coldiretti che parla di milioni persi nei campi con lo sguardo allargato all’hinterland, una situazione così grave che Alessandro Rota (nella foto), presidente interprovinciale della categoria (Brianza, Milano e Lodi), è già al lavoro "per valutare lo stato di calamità". A Roncello la grandine ha distrutto il mais, "il ghiaccio è il pericolo più grande per le coltivazioni in questa stagione e cade sempre più spesso – sottolinea il presidente –, non si tratta più di chicchi, ma di palle da tennis". Per Rota è chiaro che "siamo di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico e l’eccezionalità degli eventi è diventata la norma: stiamo diventando tropico, come ci dicono piogge brevi e intense e il rapido ritorno al sereno e poi di nuovo alle allerte. Sbalzi termici che hanno un impatto economico devastante sull’agricoltura".

Barbara Calderola