Crisi Iperdì e Superdì, 500 posti a perdere

Nuova proprietà per 15 negozi su 40. In Lombardia salvi solo 295 addetti. Si tratta per gli altri punti vendita

Una protesta Iperdì

Una protesta Iperdì

Barlassina (Monza), 8 dicembre 2018 - Sono fermi, per il momento, a 15 i supermercati a marchio Superdì-Iperdì (facenti capo a Gca General market Srl della famiglia Franchini) che hanno trovato nuovi acquirenti con contestuale passaggio diretto di 295 dipendenti. Altri 17 supermercati sempre dello stesso gruppo sono ancora in cerca di un nuovo proprietario. Ad essi si aggiungono quelli che, pur esponendo lo stesso marchio di vendita, fanno riferimento a società diverse. Complessivamente, nella crisi che ha colpito la catena Superdì-Iperdì, sono coinvolti oltre 800 dipendenti per 40 punti vendita tra Lombardia, Piemonte e Liguria. Oltre ai lavoratori delle piattaforme di distribuzione, tra Turate (Co) e Seregno (Mb), che però dipendevano da altre società. Con i preliminari di vendita presentati a inizio settimana nell’incontro al ministero dello Sviluppo economico a cui ha partecipato il sindacalista Fabrizio Camponeschi della Uil, troverebbero collocazione solo meno della metà dei dipendenti, attualmente in cassa integrazione.

Le operazioni di cessione sono al vaglio del Tribunale per l’ammissione al concordato preventivo ma nei punti vendita oggetto di cessione sono già in corso interventi da parte dei nuovi acquirenti, che punterebbero, almeno in qualche negozio, a rialzare le serrande addirittura prima di Natale. A Italmark, catena attiva dagli anni Sessanta e presente oggi con 64 punti vendita tra le province di Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona sono stati ceduti i negozi di Stezzano (Bg), Pavia, Treviglio (Bg), Bregnano (Co), Rho (Mi), Cogliate (Mb), Cornate d’Adda (Mb), San Colombano (Mi), Cairate (Va) e Muggiò (Mb) per un totale di 171 dipendenti.

Andranno invece a Famila, catena nazionale attiva dal 1984 con 220 punti vendita, anche i negozi ex Superdì di Barlassina (Mb), Lomazzo (Co), Robbio (Pv), San Martino Siccomario (Pv) e Novi Ligure (Al) per un totale di 124 dipendenti. Secondo quanto riferito da fonti sindacali, a Bregnano (Co) sono già in corso lavori di sistemazione del punto vendita e si sono già svolti i colloqui con i lavoratori ex Superdì, perché potrebbe essere questo il primo negozio ad aprire con la nuova insegna prima di Natale. Gli altri, già venduti, apriranno presumibilmente in gennaio mentre resta l’angoscia per i punti vendita rimasti fuori dalle prime cessioni. Prossimo incontro a Roma il 17 dicembre.