Monza – Papa Francesco ha nominato la monzese suor Simona Brambilla segretario del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, istituzione di cui era già membro dal 2019.
Nata a Monza il 27 marzo 1965, dopo aver conseguito il diploma di infermiera professionale nel 1986, suor Simona Brambilla nel 1988 entra nell’Istituto Suore Missionarie della Consolata, dove nel 1991 effettua la prima professione religiosa. Nel 1998 consegue la Licenza in Psicologia presso l’Istituto di Psicologia della Pontificia Università Gregoriana. Dopo la professione perpetua, nel 1999, si reca in Mozambico, dove si occupa di pastorale giovanile presso il Centro Studi Macua Xirima di Maua. Dal 2002 al 2006 è docente presso l’Istituto di Psicologia della Pontificia Università Gregoriana. Dal 2005 al 2011 è Consigliera generale dell'Istituto Suore Missionarie della Consolata. Nel 2008 consegue il Dottorato in Psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Nel 2011 viene eletta Superiora generale dell'Istituto Suore Missionarie della Consolata, ed è rieletta nel 2017, fino a maggio 2023. Dal 2019 è membro del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, di cui ora è diventata segretario.
I dicasteri sono delle particolari istituzioni della Curia romana sorte durante il pontificato di Francesco; sono 16 e sono stati ufficialmente riconosciuti come unità curiali con la costituzione apostolica Praedicate evangelium, promulgata il 19 marzo 2022. Il Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica si occupa, solo per quanto riguarda la Chiesa latina, di tutto ciò che attiene agli istituti religiosi (ordini e congregazioni religiose, sia maschili che femminili), gli istituti secolari e le società di vita apostolica quanto a regime, disciplina, studi, beni, diritti e privilegi. È anche competente per quanto riguarda l'approvazione degli statuti dei nuovi istituti e la dispensa dai voti e dalle promesse. Ha carattere personale, in quanto la sua giurisdizione non si estende a tutti ma soltanto a quanti volontariamente scelgono di abbracciare la vita religiosa.