“La Locanda Almayer“, “Il ventre del mare“ e “Il canto dei ritorni“. Sono i tre quadri di “Oceano mare“, il romanzo di Alessandro Baricco da cui Corrado Accordino e Valentina Paiano, per la prima volta insieme alla regia, hanno tratto l’omonimo spettacolo. Portano in scena la poesia, i personaggi e soprattutto la presenza muta e inesorabile del mare. Il debutto domani sera, alle 21, al teatro Binario 7, sala Chaplin, dove proseguirà venerdì e sabato sera e domenica pomeriggio alle 16.
La narrazione si svolge in un luogo non luogo, in un tempo non tempo. Uomini come anime. Spiriti come bambini. Entrare nelle stanze della Locanda Almayer è un viaggio nell’umanità che prima si svela e poi schiarisce piano piano, fino a scomparire nel bianco della nebbia e dell’infinito. "Sono uomini e donne, i nostri personaggi – raccontano i due registi – che si incontrano per un attimo in questo luogo, né terra né mare, cercando il senso della vita. Qui devono fare i conti con il mare, spettatore ossessivo che li circonda, onnipresente, finché dal mare saranno divorati, salvati, abbandonati. I nostri protagonisti portano alla Locanda le loro storie, che ci appaiono come favole; ognuno di loro è spinto dal proprio destino. Sono accolti dai magici bambini che custodiscono la Locanda, guardiani dei sogni e conoscitori del mare". Ad affrontare questo testo saranno gli allievi della Scuola di Teatro Binario 7, che debuttano nel cartellone ufficiale della stagione di prosa Teatro+Tempo Presente. "Per la prima volta abbiamo fatto i provini anche per gli adolescenti – racconta Valentina Paiano – a cui hanno partecipato 25 ragazzi, dai 15 ai 28 anni, alcuni anche molto giovani, al di sotto dei 16 anni. La grande vittoria di questa produzione è quella di portare in scena, fra i 9 artisti, anche due allieve dei corsi adolescenti. Numerosi i minorenni che si sono presentati alle audizioni, con un’energia e una preparazione che ci ha lasciati senza parole".
Negli anni la Compagnia del Binario 7 ha presentato spettacoli anche astratti, divenuti veicolo di tematiche complesse. "Invece in questo spettacolo – sottolinea Paiano – le persone ascolteranno la bellissima storia dei personaggi che si incontrano e cercano una spiegazione alla propria esistenza e al concreto “Io sono“. Si ritrovano nelle stanze della locanda, sulla zattera che ricorda il quadro di Gericault, a cui segue il ritorno, ciascuno per la propria strada. I passaggi temporali si intrecciano, dal ‘700 al 2000, in un tempo senza tempo". Biglietto intero 20 euro.