Per il terzo filone della maxinchiesta della Procura di Monza sulla presunta Seregnopoli, quello che riguarda la polizia stradale seregnese, si attende la pronuncia della Cassazione sui gravi indizi di colpevolezza. Ieri l’avvocato Amedeo Rizza, difensore dell’imprenditore Salvatore Prestifilippo, ha discusso all’udienza davanti ai giudici romani del suo ricorso per ottenere l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare chiesta dalla Procura di Monza e firmata dal Tribunale monzese.
Il legale ha già ottenuto dal Tribunale del Riesame di Milano la pronuncia sull’assenza delle esigenze di custodia cautelare, che aveva cancellato gli arresti domiciliari per l’imprenditore titolare di un’autofficina, accusato di corruzione insieme al poliziotto della stradale di Seregno Pasquale Ponticelli. Secondo l’avvocato Rizza non sussistono gli elementi di accusa contro il suo assistito.
S.T.