
di Fabio Luongo
Le scuole superiori brianzole presidio di legalità e antimafia. Istituti del territorio attenti e in prima fila nella formazione su questi fronti, con il 93% che ha promosso eventi e iniziative a tema nell’ultimo quinquennio. E la fame di informazioni sulla presenza della criminalità organizzata nella nostra provincia, l’azione delle ecomafie e la corruzione è tanta, sia tra i docenti che tra gli studenti.
A dirlo sono i risultati del sondaggio conoscitivo “Iniziative per la legalità e contro le mafie nelle scuole superiori di Monza e Brianza“, realizzato dal Centro di promozione della legalità e dall’associazione Brianza SiCura. Un’indagine da cui sono emersi "dati confortanti", spiegano i promotori, a conferma di quanto oggi le scuole siano "tra gli enti pubblici più attenti alla diffusione di buone pratiche civiche".
Negli ultimi 5 anni il 93% dei 31 istituti superiori della Brianza ha dato vita a iniziative sulla legalità e sulle vittime delle mafie, da lezioni-testimonianza con Salvatore Borsellino alla mostra “Fumetti contro la mafia“, alla produzione di videodocumentari. Tutti segni "di un’attenzione ormai da anni entrata nelle preoccupazioni educative delle nostre scuole". Scuole che nella quasi totalità (89%) si sono dotate di docenti con la qualifica di “Referenti della legalità“. Quanto alla formazione antimafia, 16 istituti celebrano con qualche evento la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, 11 commemorano le stragi di Capaci o di via D’Amelio e altrettante hanno in calendario una Giornata della Legalità. Il 50% delle scuole ha proposto agli alunni uscite di istruzione sui luoghi simbolo della lotta antimafia o visite ai beni sequestrati alla criminalità, in Sicilia o in Calabria, ma pure nella stessa Brianza.
Il 78 per cento degli istituti partecipa a progetti organizzati dai Comuni o da associazioni locali, e più o meno la stessa percentuale collabora o ha collaborato con realtà come Libera, Agende Rosse, Osservatorio antimafia, Transparency International, Associazione vittime del dovere. Il 95% delle scuole dichiara che i corsi di educazione civica conterranno approfondimenti sulla legalità e il 68% tratterà di lotta alla corruzione. Il 64% degli istituti si dice interessato all’organizzazione di corsi specifici su mafie, corruzione e trasparenza. Nota dolente, quasi nessuna scuola ha intitolato un proprio spazio a un personaggio simbolo del contrasto alla mafia.