
Gli studenti di cinque istituti superiori tra consigli, musica e Dante
Scene teatrali tratte dalla Divina Commedia, video e poesie, riflessioni e speranze. Si comincia dalle scuole e gli studenti della Brianza hanno dimostato di crederci. Nell’ambito della campagna contro la violenza di genere “Questo non è amore…“ ieri la Questura di polizia di Monza ha organizzato al Teatro Binario 7 un incontro che ha visto com,e protagonisti gli studenti delle scuole superiori della provincia. "Perché solo partendo dai ragazzi e dalle ragazze - la rifessione - sarà possibile quella rivoluzione culturale necessaria ad abbattere la violenza di genere". Davanti al Questore Salvatore Barilaro, al sindaco di Monza Paolo Pilotto, al prefetto Patrizia Palmisano, ai rappresentanti delle forze dell’ordine, all’assessora Andreina Fumagalli, ai rappresentati della rete antiviolenza, sul palco sono saliti i ragazzi e ragazze di cinque istituti superiori. E le Farfalle, le atlete dell’Accademia Internazionale di Ginnastica Ritmica. Dopo l’Inno Nazionale eseguito da un quintetto d’archi degli studenti del Liceo Musicale Zucchi, e un’esibizione delle ginnaste di Desio, ed in particolare le atlete della Nazionale di Ritmica, tra cui l’atleta delle Fiamme Oro della polizia di Stato Alessia Russo, è toccato alle scuole. I ragazzi del Mosè Bianchi di Monza hanno presentato un’originale riflessione sul tema della relazione tossica attraverso la proiezione di disegni e video. Poi di nuovo il quintetto d’archi Camille del Liceo Musicale Zucchi di Monza, con una composizione originale del violoncellista Joshua Demaio, preparata appositamente per questa iniziativa. Il Liceo Scientifico Hensemberger ha messo in scena con lo spettacolo teatrale “Viaggio Stellare” ispirato alla Divina Commedia la vicenda tragica di tre donne vittime di violenza raccontate da Dante, a cui gli studenti hanno scelto di dare voce.
Gli studenti del Liceo Artistico Statale Modigliani di Giussano hanno articolato il loro contributo in due momenti: prima una riflessione della classe 4° G Grafica sulla violenza degli uomini sulle donne di natura fisica, psicologica e sociale e, a seguire, un lavoro della classe 4° M Design Arredamento e Legno con l’illustrazione di un progetto, originale, di uno spazio di verbalizzazione, ascolto e condivisione sul tema, composto da tre sedute, dalle forme fortemente simboliche per rappresentare, in modo plastico, l’esistenza di una via di uscita a portata di mano dalla violenza.
Il quintetto d’archi del Liceo Musicale Zucchi di Monza ha eseguito la “Paragon Rag” di S. Joplin, con la quale ha espresso la liberazione dalla sopraffazione. Hanno concluso i ragazzi dell’Istituto Superiore Meroni di Lissone che, in modo originale, hanno invitato a riflettere sulla brutalità del silenzio che avvolge molte donne come in una prigione fatta di paure, isolamento e sofferenza. In chiusura spazio ai consigli e agli strumenti che l’ordinamento prevede a tutela delle vittime di violenza, come l’ammonimento del Questore, che sono stati illustrati dal dirigente della Divisione Anticrimine della Questura e dalla referente della Rete Artemide.
Da.Cr.