
"No al piano industriale presentato dalla società e sì alla richiesta di rilancio con investimenti e nuove tecnologie". Ieri, la...
"No al piano industriale presentato dalla società e sì alla richiesta di rilancio con investimenti e nuove tecnologie". Ieri, la mozione del Pd in Regione sulla crisi di St, la multinazionale dei semiconduttori che ha dichiarato "almeno 800 esuberi" nel quartier generale di Agrate, ha messo d’accordo maggioranza e opposizione ed è passata all’unanimità. "Un caso rarissimo – sottolinea il consigliere dem Gigi Ponti, fra i promotori del documento – è stato un momento di condivisione vera. Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo, è stato molto chiaro: la Brianza e la Lombardia non faranno da cuscinetto a nessuno". Un messaggio senza giri di parole per i vertici aziendali. Dal Pd come dai sindacati l’appello al governo.
"L’esecutivo deve essere in grado di esercitare una funzione utile per il territorio, cosa che non è ancora successa perché anche l’incontro con il ministro delle Imprese Adolfo Urso non ha dato grandi risultati – hanno detto a fine lavori Ponti e il capogruppo dem Pierfrancesco Majorino –. Siamo, comunque, soddisfatti per l’impegno che tutta l’aula, tutte le forze politiche hanno preso per proseguire in questa battaglia a fianco dei lavoratori".
Gli autori hanno accolto le richieste di modifica avanzate da Guidesi "e il testo adesso si basa su due punti fondamentali – spiegano – Il piano industriale presentato dalla società va respinto perché ostile con i sindacati e con lo stesso Governo; mentre la richiesta di rilancio del polo di via Olivetti in termini di investimento deve garantirci un pezzo di futuro sulle nuove tecnologie".
La mozione ricorda che Palazzo Lombardia "ha espresso con fermezza la totale contrarietà alle prospettive per il sito brianzolo disegnate dai manager, ribadita anche di fronte al ministro Urso". Nel documento "si prende atto dell’impegno del Governo a individuare soluzioni utili a limitare l’impatto sociale ed economico degli esuberi e a prevedere la salvaguardia della forza lavoro e al suo mantenimento nel tempo". È fondamentale - esplicita - "che ci siano le stesse garanzie di tutela di Agrate che ha avuto la Sicilia per Catania". Fra gli impegni chiesti a presidente e Giunta quello "di sollecitare il ministero delle Imprese a convocare, prima della pausa estiva, un nuovo tavolo fra tutte le parti per affrontare le criticità relative al progetto industriale che va profondamente riformulato in particolare nei modi in cui attuarlo".
Bar.Cal.