Monza, 6 novembre 2024 – Nella terra del mobile funziona molto bene anche la cucina: il ristorante “Grow“ di Albiate e “Il Circolino“ di Monza ieri mattina a Modena sono stati premiati con la prestigiosa stella Michelin. Due locali tanto diversi, con vocazione internazionale quello monzese e profondamente brianzolo quello di Albiate, ma entrambi giudicati davvero eccellenti, tanto da meritare il premio in occasione del settantesimo anniversario della guida.
Per il ristorante “Grow“, inoltre, doppia soddisfazione: perché oltre alla stella è arrivato il premio per Matteo Vergine, che si è aggiudicato lo Young Chef Award quale miglior giovane talento ai fornelli di tutta la penisola grazie ai suoi 26 anni e a una abilità, unita alla conoscenza della materia e all’attività di ricerca, davvero notevole.
Sul palco inizialmente era stato chiamato per il premio Young Chef Award. “Ora ti devi cambiare anche la giacca – gli ha detto la presentatrice – perché per te e il tuo ristorante c’è anche la stella Michelin”.
“L’obiettivo è continuare a crescere – ha dichiarato Vergine sul palco, visibilmente emozionato, durante la premiazione – così come esorta anche il nome del nostro ristorante. Essere giovani non è un limite. Bisogna però avere l’umiltà di crescere, confrontarsi con gli altri, cercare di avere la possibilità di imparare. Ringrazio tutti, mio fratello e la mia famiglia, questo riconoscimento l’ho ottenuto grazie a loro”.
Lui e il fratello Riccardo, in effetti, sono inseparabili. Matteo giovane chef formato alla scuola alberghiera e andato presto a lavorare all’Hotel de la Ville a Monza, Riccardo ex perito meccanico: ha sempre fatto il cameriere, tanto da appassionarsi sempre più a questa attività.
Anche lui con voglia di crescere, è andato in ristoranti sempre più importanti. Insieme, ancora una volta, hanno poi deciso di aprire il ristorante.
“Matteo voleva trovare il modo di esprimersi al meglio tra i fornelli – racconta Riccardo – io pure desideravo fare un passo in più. Nel 2018 abbiamo iniziato a fare le prime valutazioni, scartando la grande città, poi abbiamo aperto”. La fortuna non era dalla loro parte: aperto il locale, ecco l’emergenza Covid con la chiusura forzata e la crisi del settore.
Non si sono persi d’animo e nel 2022 i loro sforzi sono stati ripagati con la prima menzione nella guida Michelin, seguita poi dalla conquista della stella verde quale ristorante eccellente nel settore della sostenibilità. E ora ecco la stella rossa. “Un bel filotto – commentano Matteo e Riccardo Vergine – davvero una bella soddisfazione. Cosa significa vincerla con una attività in Brianza? Beh, tantissimo. Non abbiamo l’esposizione che può dare Milano, ma noi abbiamo sempre lavorato per fare sempre meglio, non per avere un’eco internazionale”.
“Con la conquista della stella Michelin per noi non cambia assolutamente nulla – dicono i due fratelli – Del resto sono questi piatti e questo modo di lavorare che ci hanno permesso di arrivare a questo riconoscimento. Per noi, dunque, ancora massima attenzione ai piatti della cucina brianzola e alla ricerca di produttori della zona, che selezioniamo personalmente”.
Il ristorante, come ben sanno i clienti che arrivano anche dall’estero, non è facile da trovare. La scelta è stata quelle di essere brianzoli al cento per cento, lontani anche da strade di grande traffico.
Nella pur piccola Albiate non è facile notare il ristorante Grow, nascosto com’è in via San Valerio. L’obiettivo che si erano dati i due fratelli all’inizio dell’attività era quello di raccontare la Brianza nel piatto, servendo ai loro ospiti quello che mangiavano i loro nonni, sebbene preparato con le conoscenze di oggi e con tecniche importate da tutto il mondo (per esempio la carpa trattata con una tecnica giapponese). Questo nella convinzione che la Brianza abbia tanto da offrire in cucina, tra frutta, verdura, selvaggina, pesce di lago.
Terra ricca per permettere al commensale di fare una esperienza sensoriale attraverso la concentrazione dei sapori.
“Il prossimo obiettivo? Non abbiamo dubbi – rispondono i due fratelli Vergine –. È quello di continuare a migliorare, a crescere, anche attraverso il confronto: sia con i nostri clienti, sia con altri addetti ai lavori. Abbiamo tanto da imparare, a nostra volta desideriamo trasmettere quello che è il nostro sapere ai fornelli”. Con la solita umiltà e la solita simpatia, ma anche con una stella Michelin sul petto.