Dario Crippa
Cronaca

A Monza il parcheggio disabili è così piccolo che ci sta appena uno scooter

In via Castello uno stallo che sfida la legge e il buon senso. E sui social scoppia la polemica

Lo stallo minuscolo accanto a quello a norma

Monza – Un parcheggio disabili minuscolo, dove è impossibile entrare con una vettura qualsiasi, in barba alle esigenze di chi spesso deve caricare una carrozzina sulla propria vettura. Un calcio in faccia al senso del ridicolo. Accade a Monza. In via Castello, budello quasi invisibile, stretto fra la più ampia piazza omonima e la massicciata del cavalcavia che dalla stazione ferroviaria conduce verso largo Mazzini, pieno centro. In una città dove la fame di parcheggi è sempre drammatica, quei pochi metri quadri sono preziosissimi, così come in tutta l’area attorno alla stazione. Civiltà (e legge) vuole che anche qui però ci siano dei posti riservati ai disabili. Segnaletica verticale e strisce gialle, il disegno di una carrozzina in mezzo allo stallo, un margine zigrinato sempre di colore giallo a fianco per consentire di far scendere il disabile con carrozzina in tutta sicurezza. Qualche giorno fa, come ciclicamente per tutte le strade della città, gli operai del Comune hanno ripassato le righe ormai sbiadite. Ed è stato allora che è emersa una situazione, subito sottolineata da un cittadino che l’ha postata su Facebook (nel gruppo “Sei di Monza se…”) a dir poco grottesca.

Dei due stalli affiancati riservati ai disabili, uno ha infatti una misura standard per farci stare una vettura: non grande magari, ma a norma di legge e di buon senso, 5 metri lunghezza per 2 e 50 di larghezza. Il minimo indispensabile, anche se l’ideale secondo Dpr del 96 del sarebbero 6 metri x 3,20. Il problema è però il secondo dei due stalli, incredibilmente minuscolo. Da farci stare al massimo uno scooter. Tenuto conto che ovviamente non ci riesce a parcheggiare nessuno, normodotato o disabile (siamo andati a verificare), i commenti si sprecano. Una beffa, una presa per i fondelli, una distrazione? “Magari la grandezza dello stallo è stata decisa in base alla percentuale di disabilità” ironizza sarcastico qualcuno. E c’è chi fa notare correttamente come la posizione scelta sia poco felice: isolata, in un angolo spesso utilizzato come discarica abusiva di immondizia, costringendo il disabile a manovre impossibili per uscire dalla propria auto. Il problema - si badi bene - deve essere “antico”, visto che gli operai si sono limitati a ridipingere uno stallo già esistente. L’Amministrazione comunale di Monza è stata immediatamente sollecitata. “Stiamo evadendo una serie di richieste relative alla segnaletica stradale - precisa Giada Turato, assessore alla Viabilità - Chiaramente sono interventi tampone perché a breve in occasione del Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, ndr) saranno rivisti tutti i parcheggi della città con relativa segnaletica. Chiederò comunque chiarimenti in merito. Mi informerò dell’impresa che ha eseguito il lavoro per capire come hanno potuto realizzare un intervento del genere”.