Brugherio, hacker e stalker perseguita una coppia via web: denunciata

L'indentità della ragazza, che si era invaghita dell'uomo, è stata scoperta dopo un anno e mezzo di indagini

Hacker (foto di repertorio)

Hacker (foto di repertorio)

Brugherio (Monza Brianza), 23 ottobre 2020 - Nickname indecifrabili e sempre diversi, server di posta collocati all'estero per non far individuare il mittente, depistaggi continui: era l'arsenale informatico che aveva messo in piedi una hacker 33enne brianzola per rendere la vita impossibile ad una coppia di mezza età della zona.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Monza, che sono riusciti a risalire a lei dopo un anno e mezzo di indagini, la ragazza - esperta di informatica - si era 'invaghita' dell'uomo e aveva usato le sue conoscenze in materia di computer per perseguitare lui e la moglie. Nell'ultimo periodo era passata all'invio di fotomontaggi sessualmente espliciti anche con la presenza di animali e a contattare insistentemente anche i colleghi di lavoro di entrambi. Lo stalking con queste modalità è andato avanti per due anni, fino a che i due signori di Brugherio non hanno denunciato tutto ai militari della stazione. All'inizio le vittime non si spiegavano i fatti poiché non riuscivano a risalire all'identità del mittente. Ci sono invece riusciti i militari, che hanno denunciato la 33enne per atti persecutori; il tribunale di Monza ha quindi emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento e di contatti con i due signori, che sono riusciti pian piano a riprendere le loro vite.

La 33enne, che ha un lavoro e una vita apparentemente normali e non ha precedenti specifici, aveva avuto rapporti professionali con l'uomo, ma non rientrava comunque nella sfera amicizie della coppia. Nonostante questo era riuscita ad avere i contatti di entrambi e a essere presente nelle loro vite anche con identità false. Il primo a ricevere le strane email è stato proprio l'uomo, oggetto di attenzioni della stalker: il mittente era sempre criptato, e il contenuto diffamatorio e offensivo; si è passati poi a messaggi osceni nei confronti della compagna, e a frasi minatorie come: "La tua donna e' una rovinafamglie, deve morire". Non solo: la donna era arrivata a controllare ossessivamente le abitudini quotidiane della coppia, e a studiiarne le frequentazioni.