Seregno, stalker travestito da donna incendia casa e auto dell’ex

In manette 39enne: non accettava la fine della storia con un 26enne. Aveva minacciato di rivelare la sua omosessualità, proibita dalla religione islamica

L'auto incendiata

L'auto incendiata

Seregno, 6 luglio 2022 - Si traveste da donna e incendia l’auto e la casa dell’ex minacciandolo di rivelare a tutti che è omosessuale. I carabinieri della Compagnia di Seregno fanno scattare le manette per un 39enne, che non accettava la fine della relazione con un 26enne, in esecuzione a una misura cautelare coercitiva emessa dal Gip di Monza su proposta della Procura della Repubblica di Monza. Misura nei confronti dell’uomo di origini pakistane ma residente in Brianza il quale si sarebbe reso responsabile del reato di atti persecutori, compreso l’incendio di una automobile, nei confronti dell’ex compagno, anche lui di origini pakistane anche lui domiciliato nella provincia.

La misura cautelare scaturisce dalle indagini condotte dall’Arma e coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza che hanno permesso di raccogliere gravi e concordanti indizi di colpevolezza a carico dell’indagato e traggono origine dall’incendio, di origine dolosa, verificatosi la notte del 20 maggio scorso che aveva distrutto la Jeep Cherokee e di proprietà della vittima e intaccato la sua abitazione. In quell’occasione la vittima aveva anche accusato uno shock emotivo con attacchi di panico ed era stata trasportata al pronto soccorso. Inoltre, dai conti aveva anche riscontrato un buco di 10.000 euro in contanti. In particolare, l’indagato, che ha vissuto per diverso tempo nel Canturino, dalla fine della relazione sentimentale con la persona offesa avvenuta nel mese di febbraio 2022, aveva cominciato insistentemente a molestare e minacciare il suo ex compagno, pretendendo rilevanti somme di denaro e favori vari, nonché di riallacciare la loro relazione; tra le minacce, oltre a quelle di morte, vi erano anche quella di diffondere video intimi e quella di rivelare ai familiari la loro relazione omosessuale in ragione dei divieti imposti dalla religione islamica; inoltre in una occasione lo aveva anche percosso danneggiandogli il cellulare e il parabrezza dell’auto.

Gli accertamenti messi in atto i hanno quindi permesso di far emergere elementi idonei a ricondurre all’indagato l’evento del 20 maggio e inquadrare lo stesso nella più ampia cornice degli atti persecutori. Secondo la ricostruzione dei militari della compagnia di Seregno, quella notte l’indagato, travestendosi da donna, si sarebbe furtivamente avvicinato all’abitazione dell’ex e avrebbe appiccato il fuoco in più punti dell’abitazione e sull’auto con la chiara intenzione di provocare un incendio di grosse dimensioni e idoneo a diffondersi, poi si sarebbe introdotto all’interno asportando 10.000 euro da un armadio e infine, successivamente, avrebbe lasciato una lettera intimidatoria, da ricondurre a lui con tutta probabilità anche per l’uso di un nomignolo con il quale in passato appellava la vittima in via confidenziale.

Il Gip di Monza, valutato che gli elementi indiziari raccolti sembrano convergere univocamente verso l’indagato, atteso che vi sono state plurime e reiterate condotte persecutorie, ha ritenuto adeguata e proporzionata l’applicazione della misura detentiva degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. La misura, in ragione dei tempi tecnici di installazione dello strumento di controllo elettronico, in prima battuta si è convertita in custodia cautelare in carcere a Monza.