
Spray al peperoncino sul bus. Panico e tosse fra i passeggeri. L’autista costretto a fermarsi
Uno spray urticante spruzzato su un autobus in mezzo ai passeggeri. La gente che non respira più, il panico. La rabbia. Autobus del lunedì pomeriggio, linea Net 201 da Sant’Alessandro. Ore 17.30 circa. Per lo più pendolari e qualche ragazzotto, una trentina di passeggeri. "Alla stazione - racconta una testimone, una passeggera che preferisce restare anonima - sono saliti tre giovani stranieri, uno aveva la bandana bianca a coprire il volto. Urlavano, gridavano. A un certo punto quello con la bandana ha infilato un pacchetto nel calzino, e poi ha tirato fuori uno spray e ha spruzzato qualcosa. Immediatamente ha aperto il finestrino, ma sul pullman l’aria è diventata irrespirabile, bruciava la gola e tossivamo tutti, ho visto persone anziane che non riuscivano più a respirare". La reazione rasenta il panico.
"Abbiamo urlato all’autista di fermarsi: in via Foscolo, all’altezza del supermercato, ha arrestato la sua corsa. E ha aperto le porte. Quei tre ragazzi sono fuggiti a rotta di collo. I passeggeri sull’autobus, una trentina appunto, sfregandosi naso e occhi che bruciavano come trafitti da spilli, scendono anche loro tossendo. "Siamo rimasti dieci minuti in attesa che l’aria tornasse respirabile, poi siamo risaliti. Ovviamente, siamo arrivati tutti in ritardo. A quell’ora andare a casa a piedi, col buio che avanzava, era scomodo e pericoloso. Ma molti di noi si sono ripromessi di non usare più un autobus. Io stesso sono andata a piedi". Perché? "Ho sempre viaggiato con il pullman in città, dai tempi dell’Amsa, ma la situazione è diventata pericolosa. Si ha paura, la città è più insicura. L’altro giorno so che hanno sfondato un vetro su un pullman. I biglietti aumentano e i servizi peggiorano. Le corse saltano molto spesso, i ritardi sono all’ordine del giorno. Alla sera non c’è più un autobus, e anche alla domenica sono pochissimi". Lo sanno anche all’ospedale San Gerardo di Monza, dove il personale sanitario costretto a entrare in servizio senza autobus a disposizione, ha chiesto e ottenuto, dopo lunghe trattative, la possibilità di posticipare l’ingresso in corsia. Salvatore Russo, autista ed ex consigliere della Lega, conosce bene il problema: "Ci vorrebbero addetti alla sicurezza sugli autobus, l’altra settimana hanno sfondato un vetro su quello che guidavo io. Viaggiare è diventato rischioso per i passeggeri e per gli stessi autisti". L’azienda è drammaticamente a corto di personale, sono si trovano più autisti.